Supernalotto, vittoria da 88 milioni: chi resta senza un euro, il "cavillo"

di Susanna Barberinilunedì 31 marzo 2025
Supernalotto, vittoria da 88 milioni: chi resta senza un euro, il "cavillo"
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Sospendiamo il giudizio sulla veridicità della notizia apparsa su quasi tutti i giornali e sulla stragrande maggioranza dei siti lo scorso giovedì sera. Si dava conto della richiesta di una donna al “quasi” ex marito della metà della somma (o in alternativa un vitalizio di 5mila euro al mese) di 88milioni di euro che lui ha vinto giocando al Superenalotto una schedina di tre euro in una tabaccheria di via della Giustiniana a Roma. La vicenda è emersa perché la signora ha annunciato la richiesta tramite un avvocato nell’ambito di una procedura di separazione condita da tradimenti, segreti, figli che non arrivano.

Una vera e propria «guerra dei Roses» della Capitale, sulla cui veridicità ha sollevato diversi dubbi Open. La storia, secondo il giornale on line di Enrico Mentana puzza di falso: Francesco Di Giovanni, presidente dell’associazione Giustitalia, che viene dato per avvocato della signora, noto alle cronache come dispensatore di fake news, non risulterebbe neanche nell’albo degli avvocati di Roma.

PROCEDIMENTO IN CORSO

Detto questo, la vicenda è assolutamente verosimile e infatti ha diviso l’opinione pubblica: sui social è pieno di punti di vista, di opinioni e di congetture, pollice verso e cuoricini. C’è chi dà ragione alla protagonista della storia, una 45enne di Rovigo, estetista a domicilio e insegnante di pilates, che mentre è in corso il procedimento di separazione (a causa di un tradimento di lui), scopre della vincita milionaria del marito da un messaggio inviato alla sorella. Gli altri commenti sono tutti dalla parte dell’uomo, un 51enne originario di Caserta, con vari consigli tra cui il più gentile è «Dalle un calcio in culo e via». In realtà, il giocatore fortunato, finchè non c’è il pronunciamento del giudice sulla separazionedella coppia, è ancora a tutti gli effettii sposato alla signora veneta.

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«Il ricorso di separazione è stato presentato, ma questo non vuol dire che i due sono separati», puntualizza l’avvocato Domenico Morabito del Foro di Roma interpellato per un parere legale sulla vicenda. «Da quello che mi racconta deduco che non ci sia ancora una sentenza di separazione del tribunale. Quindi», ribadisce Morabito, «legalmente stanno ancora insieme. E, visto che sono in comunione dei beni, la metà della vincita spetta anche alla moglie». «È un suo diritto, tale e quale se lui avesse acquistato una casa», spiega l’avvocato. «Gli 88 milioni di euro fanno parte del patrimonio comune».

LA SCHEDINA

«Certo», aggiunge Morabito, «lui potrebbe dire che i soldi serviti per giocare la schedina - tre euro - erano solamente i suoi. Ma dovrebbe dimostrarlo. Come fa?». Da parte sua l’uomo aveva lasciato da tempo il tetto coniugale- da quando cioè era stato pizzicato da un investigatore privato con un’altra donna - concordando verbalmente la separazione con la moglie. La vincita rappresenterebbe quindi un evento personale successivo alla fine effettiva del matrimonio che la signora ha scoperto solo per un caso fortuito: avrebbe saputo degli 88 milioni da alcuni messaggi inviati dall’ex alla sorella dove annunciava la fortunatissima vincita. «L’addebito della colpa», spiega l’avvocato Morabito, «va prununciato dal tribunale in sede di sentenza.
Ma è da almeno cinquant’anni che non se ne vede uno».

UNIONE NON REGISTRATA

L’insegnante di pilates, però, può pretendere la metà della vincita del casertano baciato dalla Dea Fortuna solo in virtù del loro matrimonio. Se a suo tempo non si fossero sposati decidendo di vivere insieme come una coppia di fatto, lui avrebbe potuto tenere tutto per sé. «Nessun reclamo è possibile da parte di una compagna, neanche se hanno in comune un figlio o una figlia», puntualizza l’avvocato Morabito. Con il senno del poi, dunque, il fortunato casertano avrebbe fatto meglio a non impalmare la quarantacinquenne veneta. Mala realtà è questa e i rappresentanti della signora non vogliono perdere tempo: stanno predisponendo un ricorso per separazione giudiziale dei coniugi per chiedere un mantenimento di cinquemila euro mensili, oppure, in alternativa, la liquidazione della metà della vincita». Consiglio non richiesto al superfortunato di Caserta: si vive alla grande anche con 44 milioni di euro.