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Garlasco, Sempio e le confezioni di yogurt nella spazzatura: cosa non torna

Ci sarebbero ancora dei punti da chiarire sul delitto di Garlasco del 2007, quando la 26enne Chiara Poggi venne trovata senza vita nella villetta di famiglia
sabato 29 marzo 2025

2' di lettura

Ci sarebbero ancora dei punti da chiarire sul delitto di Garlasco del 2007, quando la 26enne Chiara Poggi venne trovata senza vita nella villetta di famiglia. Per l'omicidio c'è stato un solo condannato, l'ex fidanzato Alberto Stasi. Ma di recente la procura di Pavia ha riaperto l'inchiesta concentrandosi su un'altra figura, quella di Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, il cui Dna sarebbe stato trovato sotto le unghie di Chiara. Sotto la lente degli investigatori molti di quei reperti che all'epoca del delitto non furono mai analizzati.

Intanto Sempio ha fatto sapere che fino all’ultima volta in cui è entrato nella villetta dei Poggi, quindi almeno 10 giorni prima del delitto visto che la famiglia poi era partita per le vacanze, lui era stato nella stanza di Chiara, dove si era seduto sul letto, e anche in cucina, dove ogni tanto aveva mangiato. Proprio in cucina, all'epoca dei fatti, furono fotografati un posacenere sporco senza mozziconi, mai sequestrato, e due cucchiaini da dessert lasciati sporchi nel lavandino. Oggi, inoltre, è spuntato un sacchetto della spazzatura con cinque oggetti attenzionati, che rimasero nella villetta per quasi un anno e poi repertati ma non analizzati durante il dissequestro. Tra questi, due confezioni di yogurt "Fruttolo", infilati uno dentro l’altro, che hanno subito catturato l'attenzione degli inquirenti. Probabilmente è lì che si cercheranno impronte e Dna. L’ipotesi è che potrebbe non averli mangiati Chiara, dal momento che lei era intollerante al lattosio.

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Intanto al maxi incidente probatorio, nel quale ora entreranno anche le confezioni di "Fruttolo", si è già opposta la difesa di Sempio. Quest'ultimo, parlando con SkyTg24, ha ribadito la sua innocenza: "Io non c’entro nulla, sono innocente. Il dna? Frequentavo la casa, quindi tracce mie in giro è molto probabile che ci siano. Credo si tratti di un Dna da contatto con oggetti e non da contatto diretto. Pensando oggettivamente cereali, cose. Magari se riguarda qualcosa che hanno man...che è stata mangiata in quella mattinata, no lì di mio non c’è assolutamente nulla. Io penso più agli oggetti di uso comune...un cuscino, una sedia, qualcosa che potesse essere stato messo a disposizione di un ospite, lì non mi stupirebbe". 

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