Chiara Poggi, dalle gemelle Cappa ai suicidi di Garlasco: le ultime clamorose voci

Le inquietanti coincidenze sulla scia di sangue: "Le cose che nessuno sa"
venerdì 28 marzo 2025
Chiara Poggi, dalle gemelle Cappa ai suicidi di Garlasco: le ultime clamorose voci
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Il delitto di Garlasco è un gioco dell'oca: si torna sempre alle stesse caselle. La Procura di Pavia indaga di nuovo su Andrea Sempio, formalmente per "omicidio in concorso con ignoti" o con lo stesso Alberto Stasi, il fidanzato condannato a 16 anni per aver ucciso il 13 agosto del 2007 la sua fidanzata, Chiara Poggi. Ma ora spunterebbe anche un nuovo super-testimone che punta il dito sulle gemelle Cappa, le cugine di Chiara, che già 17 anni fa finirono nelle pagine di cronaca nera per aver fatto circolare un fotomontaggio di dubbio gusto che le ritraeva insieme a Chiara, uccisa da poche ore.

Dopo il prelievo coattivo di materiale biologico disposto dalla Procura di Pavia, Sempio ha parlato di nuovo, stavolta a Sky Tg 24: "La Procura vada pure a controllare. Non c'è alcun contatto tra me e Chiara, di nessun tipo. Non c'è nessun collegamento tra me e lei in quegli anni", ha affermato il ragazzo, amico di gioventù di Marco, fratello della vittima. "Il Dna? Io frequentavo la casa, quindi tracce mie in giro è molto probabile che ci siano. Solo dopo la casa è diventata una scena del crimine. Credo si tratti però di un Dna da contatti con oggetti e non da contatto diretto. Un cuscino, una sedia, qualcosa che potesse essere stato messo a disposizione di un ospite".

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Come detto, però, il giallo è soprattutto una storia di sospetti che nascono, muoiono, ritornano. E suggestioni inquietanti. Il settimanale Gente per esempio lega la vicenda di Chiara alla scia di suicidi che ha caratterizzato in questi anni Garlasco: 8 morti, alcuni nella cerchia di amici di Sempio (anche se, va detto, la cittadina è piccola e i "giri" si intersecano, come in tutti i centri di provincia). In particolare, un morto impiccato nel 2016 prima di togliersi la vita aveva condiviso su Facebook un verso della canzone La verità dei Club Dogo: "La verità sta nelle cose che nessuno sa, la verità nessuno mai te la racconterà". La canzone era uscita nel 2007, l'anno della morte di Chiara. Tra le morti misteriose classificate come suicidio, anche quella di un 88enne, Giovanni Ferri, meccanico in pensione che nel 2010 venne trovato con polsi e gola tagliati. Di lui si diceva che la mattina dell'omicidio avesse visto o sentito qualcosa di rilevante. 

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E poi, come detto, ci sono le Cappa, interrogate nuovamente dagli inquirenti in questi giorni. E soprattutto Stefania Cappa, una delle due gemelle cugine di Chiara da parte di madre (Maria Rosaria Poggi e la sorella del papà dell'allora 26enne, Giuseppe). Nel 2007, nelle fase iniziali dell'inchiesta, un tecnico dell'Asm (Impianti e Servizi Ambientali Spa) che lavorava a Garlasco, Impianti e Servizi Ambientali Spa). Marco Muschitta, aveva parlato di una "ragazza in bicicletta, con capelli biondi a caschetto, occhiali da sole scuri a mascherina, scarpe bianche con una stella blu", a pochi metri dalla casa del delitto. In mano la ragazza, che in quei giorni divenne automaticamente la sospettata del delitto, aveva secondo il testimone un piedistallo in tv. Non lo aveva riconosciuta, spiegava il tecnico, prima di rivederla in tv: era proprio la Cappa. Una testimonianza poi ritrattata dallo stesso testimone, bollato come "mitomane".