Consigliamo allo chef Carlo Cracco di inserire un nuovo piatto nei suoi menù: zucche vuote. Basta ispirarsi agli attivisti di Ultima (de)Generazione che ieri mattina sono entrati nel suo ristorante di Milano, in galleria Vittorio Emanuele, e hanno rovesciato in veranda tre bottiglie di passata di pomodoro. Il motivo della nuova pensata di questo gruppo di ragazzotti diversamente impegnati è che da Cracco si paga troppo, «quanto la spesa mensile di una famiglia» – hanno scritto in un comunicato, sì, Ultima Generazione ha pure un ufficio stampa – e questa per loro è «un’assurdità». Dopodiché le zucche, pardon, gli attivisti hanno avanzato una richiesta: «Cracco, apra le porte del suo ristorante, ogni giovedì, offrendo pasti gratuiti a persone al di fuori della sua clientela». Mano, chef, faccia di più, li sorprenda: riconverta direttamente il locale in una mensa per poveri. Poi butti le posate d’argento e metta i bicchieri di plastica. Dietro la Crociata c’è il seguente pensiero, o meglio, le seguenti parole: «Qual è il prezzo giusto per chi lavora duramente nei campi per noi? Dopotutto il cibo è il suo mestiere. Cracco, una risposta ce la deve».
Ultima Generazione poi s’è infilata gli stivaloni di gomma di Soumahoro, metaforicamente, s’intende: «Questa volta abbiamo portato un simbolo dello sfruttamento agricolo, la passata di pomodoro. Agricoltori e braccianti lavorano per briciole, schiacciati da prezzi che non coprono i costi, mentre la crisi climatica inaridisce il suolo». La denuncia è anche politico-sociale: «Il governo Meloni e Lollobrigida esaltano il made in Italy ma abbandonano chi lo produce. Un sistema che arricchisce pochi e nasconde la fatica dietro prodotti iconici. Lo stesso meccanismo che permette a un ristorante come “Cracco” di far pagare una cena quanto una spesa mensile: mentre i clienti gustano piatti da centinaia di euro, migliaia di lavoratori lottano per sopravvivere». Nessun riferimento al diritto all’eleganza, a differenza di Soumahoro che l’ha reclamato per la moglie, ma se c’è sfuggito chiediamo scusa. Non contenti hanno proseguito: «Chi vuole la qualità deve pagarla a prezzo d’oro, e questa è la vera ingiustizia».
I ragazzotti sono stati bloccati dalla polizia e accompagnati in questura: sono stati denunciati a piede libero per deturpamento e imbrattamento di cose altrui e perla manifestazione autorizzata. A tre di loro, immigrati di seconda generazione, è stato dato un foglio di via obbligatorio per l’allontanamento dal comune di Milano. Chef, ci ascolti, sebbene lei padroneggi la materia alla perfezione. Ci sono diversi modi di cucinare le zucche: al forno, in padella, fritte, al vapore. La zucca è buona e fa bene. Aspettiamo anche le zucche vuote nel suo succulento listino. Certo, c’è il rischio che la accusino anche di cannibalismo.
È in corso un intervento del Soccorso Alpino Valdostano per il recupero di due alpinisti bloccati sulla vetta del Gran Paradiso, a quota 4000 metri. I due, provenienti dall'est Europa (probabilmente cechi o slovacchi) hanno raggiunto la punta alle ore 17.00 ma, essendo esausti, non sono riusciti ad affrontare la discesa in sicurezza. Hanno richiesto soccorso alle ore 20.00 e riferiscono di essere in buone condizioni. Una squadra, composta da cinque tecnici del Soccorso Alpino Valdostano e due Sagf di Entreves-Courmayeur, è stata portata in elicottero a quota 3000 metri e proseguirà via terra per raggiungere i due e portarli al rifugio Chabod o al Vittorio Emanuele a seconda della visibilità in quota. Al momento le condizioni meteo sono avverse. La squadra di soccorso e gli alpinisti sono in contatto costante con la Centrale Unica del Soccorso.
Papa Francesco ha celebrato, nella Basilica di San Pietro, in Vaticano, la Santa Messa per la domenica di Pentecoste. Nella giornata di sabato il pontefice aveva ripreso tutte le sue attività dopo aver annullato i suoi impegni, venerdì, a causa della febbre.