Papa Francesco avrebbe insistito molto per le sue dimissioni dal Gemelli e i dottori, a loro volta, avrebbero capito in fretta che prolungare il ricovero avrebbe potuto svantaggiare il Pontefice. E questo non solo sul piano sanitario, dal momento che - come ha spiegato il professor Sergio Alfieri - "l’ospedale è il posto peggiore dove stare per fare la convalescenza, perché è il posto dove si prendono più infezioni"; ma anche sul piano psicologico. In particolare, si temeva che Bergoglio alla lunga potesse demoralizzarsi. Lo rivela Repubblica in un retroscena.
In ogni caso, il Pontefice ha potuto lasciare il Policlinico e rientrare a Santa Marta perché nell'ultimo periodo i miglioramenti sono stati palesi. Per fortuna, le cose poi sono andate più veloci del previsto: nell’ultima settimana Bergoglio ha smesso di usare la maschera notturna per la ventilazione meccanica e ha ricominciato a mangiare solido. E adesso, pur avendo sempre lavorato anche dall'ospedale, potrà riprendere il controllo del Vaticano e accompagnare i fedeli verso la Pasqua, il momento più importante del calendario per i cristiani.
Papa Francesco, "cos'aveva in mano in auto". Il giallo del percorso: caos totale a Roma
In auto a Papa Francesco, subito dopo le dimissioni dal Gemelli, hanno visto in mano quel mazzo di fiori gialli che most...I medici che lo hanno avuto in cura al Gemelli lo hanno definito un paziente "esemplare", che ha seguito disciplinatamente tutti i consigli sanitari. Anche se “sarebbe voluto andare a casa già qualche giorno fa”, ha ammesso Alfieri. Chi lo conosce bene, comunque, dice che Francesco non avrebbe mai accettato di essere lontano da San Pietro in uno dei momenti più importanti per la Chiesa.