Ore 12.02: ecco le prime, sofferenti ma emozionanti parole di Papa Francesco dal balcone della stanza del Policlinico Gemelli: "Grazie a tutti, e vedo questa signora con i fiori gialli: è brava".
Il pontefice, acclamato da migliaia di fedeli assiepati nel piazzale del nosocomio romano, è seduto. Le condizioni fisiche, dopo 38 giorni di ricovero per una polmonite bilaterale, sono ancora fragilissime, come flebile la sua voce. E spiazzante il messaggio, assai poco convenzionale e formale, come tutto il suo pontificato. Ad accompagnare lo sforzo immane, con il Pontefice afono per le cure ricevute, il gesto incerto della mano, per dare "l'ok" a chi lo sta guardando.
Oggi verrà dimesso, e trascorrerà i prossimi due mesi di convalescenza nella sua residenza di Casa Santa Marta in Vaticano. Secondo quanto si apprende, il saluto di Francesco "alla signora" non era assolutamente previsto. E' stata, insomma, una delle tante trovate di un Santo Padre che ha fatto della comunicazione "emozionale" il suo marchio di fabbrica.
Lo staff che assiste Bergoglio, dopo pochi secondi, gli avrebbe fatto cenno di salutare e di benedire i fedeli, per poi rientrare precipitosamente in stanza. Ancora troppo alto il rischio per la salute del Papa: dopo essere stato a rischio della vita per due volte in questo mese abbondante, anche un semplice raffreddore potrebbe avere conseguenze drammatiche. Sta tutto qui, forse, il senso del suo "sacrificio d'amore".