
Scuola, la circolare di Valditara: "Niente asterisco e schwa nelle comunicazioni"

Niente asterisco e schwa a scuola. Il ministero dell'Istruzione e del Merito ha inviato a tutti gli istituti una circolare per ribadire che nelle comunicazioni ufficiali "è imprescindibile il rispetto delle regole della lingua italiana. L'uso di segni grafici non conformi". Ecco allora che l'asterisco e la forma neutra del genere, che tanto piacciono alla sinistra, vengono aboliti. Per il ministero infatti "sono in contrasto con le norme linguistiche e rischiano di compromettere la chiarezza e l'uniformità della comunicazione istituzionale".
Non a caso, si legge, "l'Accademia della Crusca ha più volte evidenziato che tali pratiche non sono grammaticalmente corrette e che il loro impiego, specialmente nei documenti ufficiali, ostacola la leggibilità e l'accessibilità dei testi. L'uso arbitrario di questi simboli introduce elementi di ambiguità e disomogeneità, rendendo la comunicazione meno comprensibile e meno efficace". Più nel dettaglio, nel parere del 9 marzo 2023 reso al Comitato Pari opportunità del Consiglio direttivo della Corte di Cassazione, l'Accademia della Crusca affermava: "Va dunque escluso tassativamente l'asterisco al posto delle desinenze dotate di valore morfologico ("Car* amic*, tutt*quell*che riceveranno questo messaggio").
Lo stesso vale per lo sceva o schwa. Nel parere del 10 maggio 2024, poi, sempre con riferimento all'uso dell'asterisco e dello schwa, l'Accademia sottolineava "che la lingua giuridica e burocratica non sia sede adatta per sperimentazioni innovative che portano alla disomogeneità e compromettono la lineare comprensione dei testi". Pertanto - conclude il documento - al fine di assicurare correttezza e chiarezza nelle comunicazioni ufficiali, si raccomanda di attenersi alle regole della lingua italiana che consentono l'utilizzo di soluzioni linguistiche comunque conformi alla tradizione ortografica italiana". Il ministero presieduto da Giuseppe Valditara invita quindi tutte le istituzioni scolastiche "a mantenere l'uso di un linguaggio corretto e accessibile, nel rispetto delle norme linguistiche vigenti".
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