Lezioni in piazza alla Bicocca, contestata la rettrice: ecco come stanno davvero le cose

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giovedì 20 marzo 2025
Lezioni in piazza alla Bicocca, contestata la rettrice: ecco come stanno davvero le cose
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Confronto di opinioni accese tra chi protesta per i fondi alla ricerca e il ddl Bernini e la rettrice e presidente della conferenza dei rettori. Ma ciò che sta accadendo a piazza della Bicocca è davvero surreale. Infatti a forza di contestare, si finisce contestati.



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Gli universitari di Milano Bicocca infatti hanno manifestato contro la rettrice e presidente dei Rettori, Giovanna Iannantuoni. Ma è proprio la Crui che da circa un anno ha intavolato una battaglia con il ministro dell'Università, Anna Maria Bernini, accusata di tagliare i fondi all'Università. Tesi smentita dal ministro all'ultima assemblea dei rettori dove si è presentata con la Gazzetta ufficiale, documento difficilmente contestabile, con la tabella sul finanziamento alle Università. Per il 2025 le risorse ammontano a 9,4 miliardi, livello mai toccato in precedenza. Rispetto allo scorso anno i fondi aumentano di 336 milioni. Altro che tagli. 

Ma la rettrice Iannantuoni a quanto pare alimenta da mesi questa narrazione che sembra più figlia di una contrapposizione politica che dettata dai numeri. Del resto, la stessa Crui esprimeva viva soddisfazione quando i fondi all'Università erano di 7 miliardi mentre grida al pericolo default oggi che le risorse sono abbondantemente sopra i 9, come Libero ha ricordato qualche tempo fa. Siamo davanti a un posizionamento politico.

E su questo fronte va ricordato che aumentano anche per l'anno accademico 2025/2026 gli importi minimi delle borse di studio e i limiti massimi Isee e Ispe per l'accesso ai benefici relativi al diritto di studio. Lo prevedono i decreti firmati dal ministro dell'Universita' e della Ricerca, Anna Maria Bernini. Nel dettaglio, spiega una nota del Mur, l'importo delle borse di studio per gli studenti fuori sede sara' di 7.072,10 euro, quelle per gli studenti pendolari 4.132,85 euro, mentre per gli studenti in sede l'ammontare sara' pari a 2.850,26 euro. Gli studenti con minori possibilita' economiche potranno beneficiare di una borsa di studio ulteriormente maggiorata sino a 8.133 euro, nuovo massimo storico mai attuato in Italia. Inoltre, salgono i limiti massimi dell'Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) e dell'Indicatore della situazione patrimoniale equivalente (Ispe) in modo da allargare ulteriormente la platea dei beneficiari delle misure di diritto allo studio. Il primo e' stato definito in 27.948,60, con un aumento di 221,81 euro, e il secondo in 60.757,87, corrispondente a un incremento di 482,21 euro. "Diritto allo studio significa garantire a tutte le studentesse e a tutti gli studenti, indipendentemente dalle proprie capacita' economiche, l'accesso alla formazione - sottolinea la ministra dell'Universita' e della Ricerca, Anna Maria Bernini - aumentare il valore delle borse e' la dimostrazione della volonta' del Governo di essere al fianco degli studenti e delle loro famiglie sostenendoli concretamente nel loro percorso accademico. La borsa di studio non rappresenta solamente un aiuto economico ma la possibilita' di realizzare il proprio talento e costruire il proprio futuro" conclude Bernini.