
Campi Flegrei, Mario Tozzi-choc: "Un'eruzione peggiore di quella che distrusse Pompei"

Una scossa di terremoto di magnitudo 3.9 è stata registrata poco dopo le 13.30 nella zona dei Campi flegrei. Il sisma ha avuto un epicentro con una profondità di 3 chilometri. La scossa è stata registrata dalla Sala operativa Ingv-Ov, Osservatorio vesuviano, di Napoli. Nella serata di ieri, venerdì 14 marzo, nella zona dei Campi flegrei è stata registrata una nuova scossa di magnitudo 3.5 a una profondità di 3 km, con epicentro nei pressi di via Provinciale San Gennaro nel comune di Pozzuoli. Una situazione, quella ai Campi Flegrei, che allarma anche gli esperti. A cominciare da Mario Tozzi, primo ricercatore del Cnr, geologo e divulgatore in tv. Secondo lui esiste un reale pericolo eruzione, addirittura peggiore di quello che annientà Pompei nel 79 d.c.
"Nel caso in cui si scateni un terremoto ai campi Flegrei, la situazione potrebbe essere anche peggiore - ha ammesso l'esperto -. Dipende da che tipo eruzione prendiamo come riferimento. Se prendiamo come riferimento un'eruzione di medio bassa intensità, beh, sì, potrebbe somigliare a quella di Pompei, ma i Campi Flegrei sono stati in grado di fare eruzioni ben più devastanti e quindi in quel caso non basta il riferimento a Pompei, potrebbero essere molto più distruttive".
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Un livello di distruzione che, al momento, è difficile da quantificare e da prevedere. "Gli eventi di migliaia di anni dei Campi Flegrei hanno addirittura generato il paesaggio della pianura campana - ha ricordato -. Cioè dopo quegli eventi si è generata la pianura fatta in quella maniera, con quella conformazione. Nel caso di un'eruzione veramente catastrofica ci possono essere distruzioni anche a livello di tutta la Campania centrale".
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