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Roma, Azione e Italia Viva vogliono gli ucraini sul palco della manifestazione

Alessandro Gonzato
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I comici saranno sul palco. I politici – niente battute – rimarranno giù. Sul pulpito di piazza del Popolo, unica eccezione tra attori e cantanti, potrebbe salire solo il dem Roberto Gualtieri, il sindaco di Roma, ma c’è discussione e la cosa non è affatto certa. L’appuntamento è per oggi alle 15: da lì partirà il corteo per il centro. Il caravanserraglio sarà variegato: ne parliamo subito. Prima ricordiamo che “Una piazza per l’Europa” è nata dopo che il giornalista-umorista-scrittore Michele Serra l’ha evocata su Repubblica e to’, il giorno dopo sempre su Repubblica Elly Schlein ha aderito con giubilo. La capodem dovrà sfoggiare il suo miglior «salto quantico», ultima supercazzola nata nel suo meraviglioso mondo, per spiegare come si possa essere contemporaneamente per la difesa europea ma contro le armi; per la pace ma contro Trump che piaccia o meno la pace sta cercando di farla; magari Elly spiegherà anche qual è la posizione del Pd dato che al parlamento europeo 11 dem hanno votato in un modo e 10 in un altro. Un paio hanno anche detto di aver pigiato il bottone sbagliato, alcuni sono recidivi, e in effetti per soli 15mila euro al mese non è che si possa pretendere la luna. Veniamo ai partecipanti.

C’È DI TUTTO
La new entry, annunciata sempre da Repubblica, è Fabio Fazio: «Finalmente», ha dichiarato, «è arrivato il momento di poter dire e rivendicare con orgoglio “siamo europei”, “siamo noi”, che vuol dire riconoscersi in quei valori di tolleranza, inclusione, libertà, pace, uguaglianza e democrazia, risultato di secoli a tratti drammatici e tragici, ma che oggi sono diventati valori non negoziabili». Tra i compagni di manifestazione sono annunciati, in rigoroso ordine alfabetico: Antonio Albanese, Claudio Amendola, Corrado Augias, Fabrizio Bentivoglio, Claudio Bisio, Luca Bizzarri, lo scrittore olandese Jan Brokken, l’ex magistrato Gianrico Carofiglio, Javier Cercas (altro scrittore). E poi ancora: Corrado Formigli, Jovanotti con un video come Luciana Littizzetto, e in ordine sparso lo scrittore che scrive sempre di Mussolini, Antonio Scurati, l’attore Stefano Massini, Roberto Vecchioni e il costituzionalista Gustavo Zagrebelsky. Presente anche Maurizio Landini, il segretario generale della Cgil che di tutto si occupa tranne delle esigenze dei lavoratori, tra contratti collettivi siglati ben al di sotto degli agognati 9 euro all’ora e altri aumenti bloccati.

 

 

Landini c’è, ma ci sono altri storici politici dem che hanno dato forfait perché avevano già altri impegni, Romano Prodi e Pier Luigi Bersani hanno detto così. Confermata pure l’assenza di Giuseppe Conte e di tutto il Movimento 5Stelle sebbene si potesse partecipare «gra-tu-i-ta-men-te». I partigiani dell’Anpi ci saranno un po’ sì e un po’ no, dipende dalle sezioni. Niente Arcygay perché, hanno protestato i vertici, è concesso solo il blu delle bandiere europee (vedremo se sarà così), e si capisce che fossero pronti a brandire lenzuolate multicolore. Di arcobaleno però ci saranno le famiglie, ossia l’associazione dei genitori omosessuali.
Tra i sindaci, oltre a Gualtieri, ci saranno quello di Milano, Giuseppe Sala, il collega di Napoli Gaetano Manfredi e quello di Verona, l’ex calciatore Damiano Tommasi. Dove c’è Calenda c’è polemica (non è la variante della nota pubblicità della pasta) e dato che il capo di Azione alla manifestazione ci sarà, ecco che spalleggiato da Riccardo Magi di +Europa ha puntualizzato: «Riteniamo indispensabile che almeno a un rappresentante della comunità ucraina sia consento parlare sul palco. Sarebbe davvero assurdo», prosegue la lamentela, «avere una sfilata di artisti e intellettuali senza dare voce a chi combatte per la propria libertà e vuole disperatamente entrare in Europa».

SETTORE PER SETTORE
Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato, al solito è stato pungente: «La manifestazione per l’Europa della sinistra travestita da giornale-partito Repubblica, indetta dal giornalistica satirico Serra, corre il rischio appunto dell’effetto serra. Ci vorrà una partecipazione separata nella piazza mettendo in serre differenziate quelli del Pd che sono a favore dell’Europa e dei piani per la sicurezza e la difesa; in un’altra serra quelli del Pd contro i progetti europei e che preferiscono che i popoli vengano invasi da potenze straniere; quelli del Pd che non sanno cosa fare e si astengono o rimangono a casa». Gasparri ha proseguito: «In un’altra serra potranno essere parcheggiati quelli della sinistra più progressista, dotati di costose macchine elettriche Tesla. In altre serre ancora potranno mettere le varie specie della sinistra». Intanto Al Bano si prepara a una piazza diversa: «Ho ricevuto un messaggio da Andrej Agapov, che conosco benissimo e di cui mi fido, con scritto di prepararmi per il concerto in piazza Rossa, a Mosca, a fine agosto o al massimo ai primi di settembre. Secondo me oltre al sottoscritto ci saranno anche altri artisti ma per primo lo ha detto a me».

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