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"Su Andrea Sempio non c'è solo il Dna": le clamorose parole del giudice, ecco cosa filtra dalla procura

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La riapertura delle indagini nei confronti di Andrea Sempio, indagato per l’omicidio di Chiara Poggi, è motivato dalla giudice per le indagini preliminari Daniela Garlaschelli alla luce "degli elementi nuovi e, in particolare, della utilizzabilità del profilo genetico estratto dal materiale biologico rinvenuto sotto le unghie della vittima e alla sua compatibilità con il profilo genetico riconducibile all’indagato", amico del fratello della vittima. È quanto si legge nel provvedimento con cui la gip aveva ordinato il prelievo del Dna a Sempio (fatto ieri dai carabinieri a Milano). Il sì alla riapertura arriva dopo due bocciature da altrettanti giudici per le indagini preliminari e dopo una precedente archiviazione nei confronti dello stesso Sempio. Intanto i carabinieri di Milano, che stanno svolgendo le indagini su Andrea Sempio nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Pavia per l’omicidio di Chiara Poggi, hanno acquisito stamattina in Procura Generale a Milano il fascicolo con gli atti del procedimento ad Alberto Stasi.

A Milano si sono svolti due appelli nella lunga saga giudiziaria. Infine il Dna di Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi, indagato per l’omicidio del 13 agosto 2007 a Garlasco, va confrontato con il Dna trovato «sotto le unghie della vittima e con le ulteriori tracce di natura biologica rinvenute sulla scena del crimine». È quanto ha disposto, con un provvedimento del 6 marzo scorso, la giudice per le indagini preliminari di Pavia Daniela Garlaschelli che ha autorizzato il prelievo coattivo della traccia biologica dell’indagato effettuato ieri.

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