
Papa Francesco, "stanotte riprende la maschera dell'ossigeno": l'ultimo bollettino

Condizioni stabili per Papa Francesco, ricoverato al Gemelli dal 14 febbraio per una polmonite bilaterale. "Nella giornata odierna le condizioni cliniche del Santo Padre si sono mantenute stabili. Non ha presentato episodi di insufficienza respiratoria, né broncospasmo. È rimasto apiretico, sempre vigile, collaborante alle terapie e orientato": si legge nell'ultimo bollettino diramato dalla Santa Sede.
Poi hanno aggiunto: "Questa mattina è passato alla ossigenoterapia ad alti flussi ed ha eseguito la fisioterapia respiratoria", ma "questa notte, come programmato, verrà ripresa la ventilazione meccanica non invasiva fino a domani mattina", cioè la maschera dell'ossigeno. "La prognosi rimane riservata. Durante la giornata ha alternato preghiera e riposo e questa mattina ha ricevuto l’Eucarestia".
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Più difficile, invece, la giornata di ieri, lunedì 3 marzo, quando Bergoglio ha avuto due crisi respiratorie, la terza e la quarta da quando è in ospedale. Il bollettino parlava di "due episodi di insufficienza respiratoria acuta, causati da un importante accumulo di muco endobronchiale e conseguente broncospasmo". Poi, la notte tra lunedì e martedì è trascorsa bene, ma è ancora presto per dire che vada tutto bene. La situazione, insomma, non sembra essere rassicurante e il Papa "non è ancora fuori pericolo". Il primo ricovero per problemi respiratori risale al 29 marzo 2023, quando il Pontefice si sentì male dopo un’udienza generale. Con il passare del tempo il problema sarebbe peggiorato,
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