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Papa Francesco, "ossigeno ad alti flussi". Tac ai polmoni, il dettaglio decisivo dalla stanza del Gemelli

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Papa Francesco prosegue le terapie mediche "con le stesse modalità dei giorni scorsi", quindi anche con l'uso di ossigeno ad alti flussi. Il pontefice, però, può alzarsi e fa anche uso della poltrona della sua stanza al decimo piano al Policlinico Gemelli di Roma. Lo precisano fonti Vaticane, fornendo gli ultimi aggiornamenti sulla salute del Santo Padre ricoverato dal 14 febbraio per una polmonite bilaterale. Le sue condizioni restano gravi, ma stabili.

Gli attesi esiti della Tac alla quale Bergoglio è stato sottoposto verranno, invece, resi noti nel bollettino medico di questa sera. Risultati che faranno capire molto sull'evoluzione clinica del Papa. Intanto, sempre da parte vaticana, non si esclude che nel fine settimana i medici curanti possano esprimersi di nuovo pubblicamente con una conferenza stampa nella quale potrebbero spiegare, a quasi due settimane dal ricovero, come stanno procedendo le cure somministrate al pontefice. 

Resta una certezza: il Papa, nonostante gli evidenti problemi, sta continuando a esercitare il suo magistero. Anzi, le attività si stanno susseguendo a un ritmo frenetico, tenendo conto anche degli 88 anni del Pontefice. Un dato di fatto che secondo i più pessimisti darebbe il senso di "urgenza" nell'operato del Santo Padre. Anche stamani, infatti, Francesco, ha proceduto alla nomina di alcuni vescovi nel mondo. In particolare, ha nominato l'arcivescovo metropolita di Tuxtla Gutiérrez, nel Messico (mons. José Francisco González González) e presuli in Australia, Messico e Tanzania. Nei giorni scorsi le fonti vaticane hanno fatto notare che si tratta comunque di attività lavorativa "lieve".

Francesco ha anche messo a punto il testo per la catechesi di oggi dell'Udienza generale: "Cari fratelli e sorelle - si legge -, imitiamo anche noi Simeone e Anna, questi 'pellegrini di speranza' che hanno occhi limpidi capaci di vedere oltre le apparenze, che sanno 'fiutare' la presenza di Dio nella piccolezza, che sanno accogliere con gioia la visita di Dio e riaccendere la speranza nel cuore dei fratelli e delle sorelle".

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