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Papa Francesco, quel gesto con cui smentisce i suoi nemici: "Il 24 febbraio ha firmato i documenti"

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Sono ancora preoccupanti le condizioni di salute di Papa Francesco, ma la speranza - spiegano in Vaticano - non manca. A generare ottimismo, la partecipazione attiva di Bergoglio che, nonostante la degenza in ospedale, continua a lavorare. "Lunedì sera noi cardinali stavamo in piazza San Pietro per la recita del rosario presieduta dal Segretario di Stato Parolin, ci eravamo appena sistemati e c’era anche l’arcivescovo Peña Parra, il Sostituto, che si è voltato verso di me e mi ha detto sorridendo: 'Hai visto che abbiamo portato i documenti firmati?'. Ho i decreti proprio qui davanti, con la firma del Santo Padre, ecco: Francesco, la data è giusto il 24 febbraio...". A riportare l'accaduto ci pensa il cardinale Marcello Semeraro: "Io gli avevo mandato la cartella con la documentazione tramite la Segreteria di Stato, ero d’accordo con il Papa che gliel’avrei fatta avere tramite loro, sono stati il cardinale Parolin e monsignor Peña Parra a portargliela".

Nella cartella i decreti delle cause dei santi, con la dichiarazione di Venerabile il carabiniere Salvo d’Acquisto. Insomma, il Pontefice non si risparmia su nulla. "Non voglio rendere le cose facili - premette al Corriere della Sera - però mi sta molto a cuore la sua forza d’animo, fondamentale per poter reggere questa situazione e reagire senza mai deprimersi. Non è solo l’energia psicologica che si può vedere in tante persone, è qualcosa di diverso, di più profondo". 

Non a caso, "quando mi hanno avvertito che aveva firmato le carte, mi sono detto: così almeno qualcuno si convincerà che non sta morendo. È un segno di speranza. Certo, le difficoltà ci sono. Vengono dalle condizioni di salute, dall’età. Scherzando, mi verrebbe da dire che tutto questo magari gli servirà come lezione, a calmarsi un po’ e riguardarsi, in futuro!". 

 

 

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