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Papa Francesco, la cruda verità nell'ultimo bollettino: "Era tutto pronto per il rientro"

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Le condizioni di Papa Francesco si sono aggravate così velocemente e improvvisamente che tutti, soprattutto tra le mura del Vaticano. sono stati colti di sorpresa. "Ma com’è possibile? Ieri i medici hanno rassicurato il mondo!", ha detto un cardinale di primissimo piano sabato sera, subito dopo la diffusione del bollettino medico che annunciava un ulteriore peggioramento delle condizioni cliniche di Bergoglio con la comunicazione finale di una prognosi riservata.

"Stavo andando a cena, ma torno subito in cappella a pregare", aveva detto al Tempo. La situazione, comunque, non avrebbe spiazzato solo lui. Pare che a Santa Marta fosse già tutto pronto per il rientro del Pontefice. Il personale di servizio era stato istruito in maniera accurata per mantenere salubrità e igiene negli ambienti comuni, spesso frequentati dal Papa. Sarebbe addirittura partito l’ordine di indossare le mascherine per preservare Bergoglio dalla circolazione di virus e batteri.

Poi, il bollettino che ha gelato tutti. "Papa Francesco, benché in un letto di ospedale, lo sentiamo vicino a noi, presente in mezzo a noi", ha detto monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del dicastero per l’Evangelizzazione, sollecitando i fedeli e i diaconi a "rendere ancora più forte la nostra preghiera perché il Signore lo assista nel momento della prova e della malattia". Il presidente della Cei (Conferenza Episcopale Italiana) Matteo Zuppi, invece, ha invitato tutti i bolognesi a partecipare a "una catena di preghiera per il Santo Padre" nella chiesa di San Domenico. 

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