Cerca
Cerca
+

Acerra, la bambina sbranata dal pitbull: spunta un video, che cosa si vede

  • a
  • a
  • a

Si continua a vagliare ogni elemento possibile per ricostruire ciò che è accaduto nella notte tra sabato e domenica nell’abitazione di Acerra in cui ha perso la vita Giulia, una bambina di nove mesi, presumibilmente uccisa dal pitbull che viveva nell’appartamento con lei, i suoi genitori e un altro cane. Nel pomeriggio è iniziata l’autopsia sul corpo della piccola; domani è previsto un altro sopralluogo nell’abitazione e sono stati disposti ulteriori accertamenti sul pitbull. Secondo la versione resa agli inquirenti e confermata all’AGI dal suo legale, l’avvocato Luigi Montano, il padre, unico dei genitori in casa con la bambina sabato sera, "stava sul lettone con la bambina, che si è addormentata intorno alle 22.

Poi lui si è addormentato, è caduto in un sonno profondo e in questo arco di tempo fino al suo risveglio, non sa quello che è successo. Appena si è svegliato non ha trovato la bambina, ha visto il suo corpicino a terra, l’ha presa e si è recato in clinica". Secondo quanto appreso dall’avvocato, la bambina presentava ferite compatibili "con il morso di un cane non di taglia piccola". Quindi si presume che sia stato il pitbull a determinare la morte della piccola ed "è tutto ancora al vaglio della procura".

 

 

Dagli accertamenti già effettuati sui due cani che vivevano con la famiglia, uno di piccola taglia e il pitbul, non risultano tracce ematiche nella bocca degli animali e in particolare del pitbull, solo una sul capo del cane di piccola taglia. Secondo quanto spiegato da un veterinario al legale, "è possibile che il cane si sia pulito, sciacquato la bocca, e trattandosi di una bambina che non presenta peli sul corpo, non gli rimane nessuna traccia". Sono diversi gli elementi che dovranno chiarire le indagini e in particolare l’autopsia, anche in considerazione del fatto che il padre 25enne, giunto al pronto soccorso, ha inizialmente raccontato una versione diversa da quella data durante l’interrogatorio e cioè che era stato aggredito con la bambina da un cane di grossa taglia randagio. Intanto C'è un video che potrebbe aiutare gli inquirenti a capire cosa è successo in quella maledetta sera: le immagini delle telecamere di videosorveglianza della clinica Villa dei Fiori di Acerra (Napoli) hanno catturato gli attimi concitati dell'arrivo del padre Vincenzo Loffredo con in braccio la figlia Giulia, la bimba di nove mesi che nella notte tra sabato e domenica scorsi è stata aggredita dal pitbull di famiglia mentre dormiva nel lettone dei genitori. Inoltre sarebbero al vaglio degli investigatori le immagini delle telecamere di sorveglianza del Comune di Acerra e dei privati. 

 

 

Dai blog