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Milano, 19enne accoltellato da nordafricani. Ma Beppe Sala minimizza: nessuna emergenza

Emiliano Dal Toso
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Un’aggressione brutale, l’ennesima nella Milano che ogni giorno sprofonda sempre più nell’insicurezza. Un ragazzo di 19 anni è stato accoltellato giovedì sera, 20 febbraio, davanti al centro commerciale Merlata Bloom, vittima di un assalto feroce a scopo di rapina da parte di cinque ragazzi nordafricani. Il giovane è stato accerchiato da una banda di cinque uomini di origine nordafricana che lo hanno colpito con più fendenti alla testa, alla schiena e a una mano, lasciandolo a terra in una pozza di sangue prima di fuggire con il suo iPhone e il monopattino.

I fatti si sono consumati intorno alle 21 in via Pier Paolo Pasolini, lungo uno dei vialetti di accesso al nuovo mall milanese. Il diciannovenne si trovava in compagnia della fidanzata, un’italiana di origine ecuadoriana, quando è stato avvicinato da un giovane che ha chiesto una sigaretta. Un pretesto per agganciarlo, perché poco dopo è sopraggiunto un altro ragazzo con cui la vittima aveva avuto una discussione la scorsa estate. Nel giro di pochi istanti, la coppia si è ritrovata circondata da altri tre aggressori. Il clima si è fatto subito teso e quando il gruppo ha deciso di passare all’azione, il diciannovenne ha cercato di allontanarsi, ma uno degli assalitori ha estratto un coltello e ha iniziato a colpirlo con violenza. Il giovane ha riportato ferite profonde in più punti del corpo. Per qualche momento si è temuto il peggio: le sue condizioni sono apparse subito critiche e i soccorritori del 118 lo hanno trasportato d’urgenza all’ospedale Niguarda in codice rosso. Fortunatamente, il quadro clinico è risultato meno grave del previsto e ieri il ragazzo è stato dimesso con una prognosi di venti giorni.
Sul caso indagano gli agenti della Squadra Mobile e del Commissariato Bonola, che stanno analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona per risalire agli aggressori. Non è un episodio isolato: il gruppo, secondo alcune testimonianze, stazionava abitualmente nei pressi del centro commerciale, dove aveva già creato situazioni di tensione.
Ancora una volta, Milano si trova a fare i conti con un episodio che solleva altri interrogativi inquietanti sulla sicurezza.


E l’accoltellamento davanti al Merlata Bloom riporta al centro dell’attenzione l’escalation di violenza delle baby gang. Non si tratta di episodi sporadici, ma di un allarme concreto che coinvolge giovanissimi che agiscono con metodi sempre più aggressivi, spostandosi in branco per rapinare e aggredire senza scrupoli. A intervenire è stato anche il sindaco Beppe Sala: «Per fortuna la situazione non è grave e speriamo che li becchino. Speriamo soprattutto che rimangano dentro». Ma come al solito, il primo cittadino minimizza l’accaduto spiegando che il problema delle bande giovanili «c’è ovunque, c’è anche a Milano, ma non è un’emergenza - ha proseguito Sala -, un’emergenza è quando dura poco tempo», osserva ancora Sala. Eppure, negli ultimi mesi, Milano è stata teatro di numerosi episodi simili: risse in centro, accoltellamenti nei parchi, aggressioni a scopo di rapina nei pressi delle metropolitane e delle aree commerciali più frequentate. Alessandro Corbetta, capogruppo del Carroccio in Consiglio regionale, ha commentato duramente l’accaduto: «Quanto accaduto è l’ennesima e intollerabile violenza a cui assistiamo quotidianamente. La misura è ormai colma: non possiamo più tollerare questi gravissimi episodi che si ripetono troppo frequentemente nelle nostre città, dove bande di delinquenti, quasi sempre stranieri, mettono a rischio la sicurezza dei cittadini. Spero che il ragazzo possa riprendersi presto e che i responsabili siano identificati, puniti con pene severe e rimandati al proprio Paese».


Ancora più dura Silvia Scurati, consigliere regionale leghista, che ha puntato il dito contro le politiche migratorie degli ultimi anni: «Siamo di fronte all’ennesima violenta aggressione e rapina ad opera di stranieri armati di coltello pronti a uccidere per pochi euro. La situazione a Milano, come nel resto del Paese e anche in Europa, è ormai fuori controllo e non passa giorno in cui si leggono notizie di bande di delinquenti, anche giovanissimi e quasi sempre stranieri, autori di gravi reati spesso per futili motivi. Una situazione degenerata a causa delle folli politiche migratorie portate avanti negli scorsi anni dai governi di sinistra che hanno permesso l’arrivo incontrollato di centinaia di migliaia di africani che non si vogliono integrare e che oggi mettono a rischio la sicurezza di tutti».

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