Cerca
Cerca
+

Savona, chi è l'armatore della petroliera colpita dall'attacco terroristico: ora tutto torna?

Esplora:

  • a
  • a
  • a

Emergono nuovi dettagli sul caso della Seajewel, la petroliera esplosa davanti alla costa di Savona. L'imbarcazione su cui sono esplosi due ordigni nella notte di sabato 15 febbraio rientrerebbe nella categoria delle "navi fantasma" sospettate di trasportare, o di averlo fatto in passato, greggio con destinazione Russia, in violazione delle sanzioni occidentali. Nei giorni scorsi, tra l'altro, è comparsa una petroliera "gemella", la Seacharm, che il 17 gennaio scorso è stata bersaglio di un attentato mentre si trovava al largo della Turchia, nel porto di Ceyhan. Intanto, si indaga sul tipo di esplosivo utilizzato e sul posizionamento delle bombe: due elementi che potrebbero rivelare gli autori del colpo.

L'esplosione ha provocato uno squarcio di circa 120 centimetri per 70 sulla fiancata sommersa della Seajewel. Tra le ipotesi degli investigatori il "naufragio" organizzato con "finalità terroristiche". Il raid potrebbe essere stato opera di un team di sommozzatori, aiutati da una "copertura" orchestrata da terra. Gli incursori potrebbero essere arrivati da riva, forse con un gommone. Sotto le lente degli inquirenti i video della security portuale e la scatola nera, che servirebbe a ricostruire le rotte precedenti della Seajwel.

 

 

 

Intanto l'armatore della nave, Thenamaris, colosso ellenico nel trasporto del greggio con decine di petroliere, è un nome finito nella black list delle autorità ucraine che lo sospettavano di contrabbandare greggio a favore della Russia. Anche se nel 2024 Thenamaris avrebbe chiarito di non avere rapporti con Mosca. Sua anche l'altra nave oggetto di attentato, la "gemella di Seajewel, la Seacharm.

 

 

 

Dai blog