Cerca
Cerca
+

Acerra, bimba sbranata dal pitbull? Cosa si è scoperto sugli spostamenti del padre: uno choc

  • a
  • a
  • a

Ancora tanti i dubbi degli investigatori sula caso della piccola di 9 mesi, Giulia, che sarebbe morta nella sua casa ad Acerra dopo essere stata sbranata dal pitbull di famiglia. Gli interrogativi di chi indaga sarebbero soprattutto sugli spostamenti del padre della bimba, Vincenzo Loffredo, 25 anni, che era da solo in casa con la figlia al momento della tragedia. Pare dormisse sul divano accanto a lei e che non si sia accorto di nulla. Poi, una volta sveglio, avrebbe visto la piccola sul pavimento in una pozza di sangue. A quel punto sarebbe corso, a piedi, al pronto soccorso della Clinica Villa dei Fiori distante poche decine di metri dal suo appartamento. Lì la prima bugia: avrebbe detto ai medici che la figlia era stata aggredita da un cane randagio. Poi un'altra versione davanti agli inquirenti.

Al momento le accuse contro di lui sono omicidio colposo e omesso controllo. Sul corpo di Giulia è stata eseguita l’autopsia disposta dalla Procura di Nola. E secondo quanto si apprende la bambina sarebbe stata morsa più volte dall’animale ma alla fine sarebbe morta per la rottura dell’osso del collo. Nel frattempo, la Polizia ha acquisito le registrazioni dagli impianti di videosorveglianza vicino alla casa per capire se il padre fosse effettivamente presente al momento dell’attacco. Subito dopo la tragedia, l’uomo è stato sottoposto anche a un esame tossicologico, che lo ha trovato positivo ai cannabinoidi.

 

 

 

Intanto, è trapelata la voce secondo cui non sarebbero state rilevate tracce di sangue sul pitbull, Tyson, che avrebbe aggredito Giulia mentre una macchia di sangue sarebbe stata riscontrata su Laica, un meticcio di piccola taglia che pure viveva con la famiglia. 

 

 

 

Dai blog