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Brescia, neonata morta dopo il parto: il ginecologo si suicida

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Melinda, la neonata più piccola del mondo

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Sono in totale dieci i medici iscritti nel registro degli indagati per la morte di una neonata durante il parto a Brescia. Si tratta di un'intera équipe dell'ospedale di Desenzano dove a fine gennaio si è consumata la tragedia che ha colpito una famiglia dell'Est Europa. Nel drammatico caso se ne aggiunge però un altro: uno dei medici coinvolti tre giorni più tardi si è tolto la vita a Trento gettandosi da un ponte e la Procura locale ha aperto un'inchiesta. Il professionista non ha lasciato biglietti per spiegare il suo gesto. Non è dunque ancora chiaro se vi sia un legame tra i due eventi. Al momento le procura di Brescia e quella di Trento hanno aperto due indagini. La prima per omicidio colposo, nel tentativo di spiegare cosa abbia causato il decesso della piccola poche ore dopo il parto. La seconda per tentare di far luce sul suicidio del ginecologo.

Tutto ha avuto inizio venerdì 31 gennaio, quando una mamma si è presentata "a termine" all’ospedale. Immediatamente, però, il travaglio si è complicato. Per estrarre la bambina, a quanto si legge dalla cartella clinica consultata dai carabinieri del Nas, l’equipe medica ha utilizzato una ventosa. La neonata è venuta alla luce ma ha subito presentato una forte carenza di ossigeno. Da qui la decisione di portarla con un'ambulanza in codice rosso verso il reparto di rianimazione dell’ospedale pediatrico di Brescia, dove però i medici ne hanno constatato la morte.

 

 

A quel punto i genitori hanno sporto denuncia. Uno dei medici, un ginecologo, non è tornato a casa allarmando la moglie. La donna ha fatto scattare le ricerche, che si sono esaurite il 3 febbraio in Val di Non, dove il corpo del medico è stato ritrovato senza vita nei pressi di un ponte. Ora si attende l'autopsia sul corpo della piccola per capire quanto accaduto.

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