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Giornalisti spiati, Paragon rescinde il contratto con l'Italia. E la sinistra impazzisce: "Il governo chiarisca"

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La Paragon Solutions, la società israeliana produttrice dello spyware Graphite con cui sarebbero state "spiate" decine di persone in tutto il mondo, compresi 7 italiani (alcuni giornalisti), avrebbe confermato al quotidiano inglese Guardian di aver terminato ogni rapporto commerciale con l'Italia. Se le opposizioni sono subito partite all'attacco, Palazzo Chigi invece ha innanzitutto smentito ogni coinvolgimento escludendo "che siano stati sottoposti a controllo da parte dell’intelligence, e quindi del Governo" i soggetti tutelati dalla legge sui servizi segreti, "compresi i giornalisti"; e poi si è detto disposto a riferire al Copasir: "Per ogni altra questione di competenza dell’intelligence relativa all’uso degli strumenti in questione, la Presidenza del Consiglio conferma la sua disponibilità a riferire all’organismo parlamentare preposto al controllo dell’attività dei servizi", si legge nella nota di Palazzo. 

Dal governo hanno fatto sapere anche che, trattandosi di una questione di particolare gravità, è stata attivata l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn), "che dipende dalla Presidenza del Consiglio". Alla Acn, però, non è stata comunicata l’identità dei titolari di tali utenze, che sono stati informati direttamente dalla stessa società, a tutela della loro privacy. La tecnologia di spionaggio che ha colpito anche l'Italia viene definita "zero click", perché la vittima dello spyware non deve compiere alcuna azione per attivare l'installazione del software-spia.

 

 

 

A far esplodere il caso le denunce del direttore di Fanpage, Francesco Cancellato, e di Luca Casarini, fondatore di Mediterranea Saving Humans, l’ong impegnata nel soccorso dei migranti. Entrambi hanno rivelato di aver ricevuto un messaggio da Meta, la società proprietaria di Whatsapp, in cui venivano avvertiti della manomissione dei propri dispositivi. "A dicembre WhatsApp ha interrotto le attività di una società di spyware che riteniamo abbia attaccato il tuo dispositivo. Potresti aver ricevuto un file dannoso": questo il messaggio che avrebbero ricevuto. Palazzo Chigi ha rivelato che "le utenze coinvolte appartengono oltre all’Italia, ai seguenti Paesi: Belgio, Grecia, Lettonia, Lituania, Austria, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Svezia".

Tornando al presunto rapporto commerciale tra l'Italia e la Paragon Solutions, poi, il sito di notizie israeliano Ha'aretz ha rivelato che Paragon avrebbe avuto in Italia due clienti, "un'agenzia di polizia e un'organizzazione di intelligence", e ora avrebbe impedito a entrambe l'accesso a Graphite. Se Cancellato e Casarini hanno denunciato pubblicamente la loro situazione, non si sa nulla invece degli altri 5 soggetti italiani soggetti a spionaggio. Intanto, Avs, Pd e M5s hanno chiesto un'informativa urgente del governo sul caso dei giornalisti e attivisti che sarebbero stati "spiati". 

 

 

 

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