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Rai, assalto al cavallo di Viale Mazzini: "Ridimensionare il membro, gigantesco e osceno"

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Mentre impiegati e dirigenti Rai sono costretti a lasciare viale Mazzini dopo la scoperta della presenza di amianto, a presidiare la storica sede  durante i lavori di restauro, che dureranno almeno 5 anni, resta il mitico cavallo bronzeo d’epoca democristiana, commissionato allo scultore etneo Francesco Messina. Proprio a lui - come rivela l'aneddoto raccontato da Fabrizio Roncone sul Corriere della Sera - "solerti dirigenti suggerirono di 'ridimensionare' il membro, ritenuto 'gigantesco e, perciò, osceno'". Secondo altri severi osservatori, invece, quel cavallo - con la sua postura agonizzante, la testa alta e le gambe piegate e trattenute a terra - rappresenterebbe la metafora di un’azienda in difficoltà.

Al momento, le condizioni dell'edificio di viale Mazzini non sono delle migliori: la sede della tv di Stato appare vecchia, marcia e piena di amianto e umidità, "perché ormai ci piove dentro, gli ascensori si bloccano, va in tilt il sistema di riscaldamento", ha spiegato Roncone. E nel frattempo è già quasi vuota. Anche perché entro venerdì 31 gennaio, tutti gli oltre mille dipendenti devono essere fuori, lasciarla almeno per qualche anno. In ogni caso, pare che gli impiegati andranno in smart working, mentre i dirigenti saranno dislocati tra via Teulada e Saxa Rubra. Qualcun altro forse in un edificio all’Eur.

 

 

 

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