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Fs, ipotesi-sabotaggi: si muove l'antiterrorismo

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Un esposto delle Ferrovie dello Stato denunciava "circostanze sospette" dietro gli incidenti anomali riscontrati sulla rete ferroviaria. E ora a indagare ci pensa l'antiterrorismo di Roma. Il Gruppo Fs, nella denuncia depositata alla Digos della Questura di Roma, ha parlato di "circostanze altamente sospette fornendo orari e luoghi in cui si sono verificati alcuni problemi, il tipo di guasti e la loro frequenza". Motivo per il quale le toghe dell’antiterrorismo sono state incaricate di esaminare i dettagli di possibili atti illeciti, nonché di valutare l’impatto che questi eventi potrebbero avere sulla sicurezza ferroviaria e anche sul servizio al pubblico. 

La decisione di affidare i vari casi a un gruppo di esperti dimostra la gravità con cui è stata considerata la situazione. Non si esclude, dunque, un attacco ostile o azioni deliberatamente volte a danneggiare il trasporto pubblico. La rete ferroviaria, essendo un’infrastruttura strategica, potrebbe rappresentare un obiettivo per atti di sabotaggio o terroristici.

 

 

Nei giorni scorsi una catena per la bici è stata trovata sulla fune elettrica della linea aerea del II binario da un manutentore Rfi. L’episodio dello scorso 15 gennaio alla stazione di Montagnana è ora sotto la lente della questura di Padova. Il cavo avrebbe potuto danneggiare il pantografo del treno; arrecando danni alla circolazione dei treni, come evidenziato dall’esposto denuncia, formalizzato dai responsabili di Rete ferroviaria italiana. "La situazione appare oggettivamente preoccupante", ha commentato il ministro dei Trasporti Matteo Salvini sottolineando come "l’Italia non si farà mai intimidire. Faremo di tutto per garantire trasporti sempre più efficienti e sicuri".

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