La fuga al posto di blocco è diventata una moda
La politica sta riflettendo sull’opportunità di creare una nuova fattispecie di reato: non fermarsi all’alt delle forze dell’ordine e tentare la fuga. Non sarà inserito nel ddl Sicurezza, come non lo sarà il reato di terrorismo di piazza, chiesto dalle forze dell’ordine, per non allungare ulteriormente l’iter di approvazione di una normativa ritenuta fondamentale e urgente. Tuttavia l’idea gira tra molti esponenti della maggioranza e saremmo già allo studio di fattibilità e coerenza con il nostro sistema legislativo.
Attualmente, in Italia, la fuga è ammessa; diventa reato quando chi la tenta mette in pericolo gli altri, come lo scooter guidato da Fares e con a bordo Ramy lanciato a tutta velocità nella notte per scappare ai carabinieri. A quel punto, si configura l’ipotesi di resistenza a pubblico ufficiale. L’inseguimento invece è sempre consentito; anzi, l’articolo 55 del codice di procedura penale stabilisce che le forze dell’ordine «devono, anche di propria iniziativa, prendere notizia dei reati, impedire che vengano portati a conseguenze ulteriori, ricercarne gli autori, compiere gli atti necessari per assicurare le fonti di prova e raccogliere tutto quello che possa servire all’applicazione della legge». Tradotto: cercare di catturare chi scappa è un dovere degli agenti (...)
Clicca qui, registrati gratuitamente su Liberoquotidiano.it e leggi l'articolo integrale di Pietro Senaldi