Attivista di 'Non una di meno' "stuprata da un compagno" dell'associazione: la denuncia
"Questo post vuole essere la denuncia di uno stupro subito da una di noi". A dirlo è l'associazione "Non una di meno" di Trento. Il movimento femminista e transfemminista ha voluto, attraverso Instagram, denunciare l'accaduto. Il responsabile? "Un 'compagno' che oltre a essere un 'amico fidato', si è sempre dichiarato 'alleato' attraversando i nostri spazi pubblici. Un uomo che ha tradito la fiducia accordatagli abusando di una nostra sorella in un momento di fragilità.
Ci troviamo ancora una volta a denunciare il mancato rispetto del consenso di una donna che non era in grado di esplicitarlo: in quel frangente 'l’alleato' ha esercitato in modo ancor più vigliacco e vile il proprio potere".
A questo punto il movimento lancia un monito alle donne: "Sorelle, guardiamoci sempre le spalle a vicenda, perché un uomo che si dichiara 'alleato' non è garanzia di rispetto e sicurezza". L'autore del post preferisce non entrare nello specifico della vicenda, "perché non riteniamo di dover dare dettagli per essere credute".
L'obiettivo infatti è un altro: "Quello che ci preme è una presa di posizione politica al fianco di nostra sorella, nelle cui mani sta la libera scelta rispetto a una denuncia in ambito giudiziario, fermo restando che non abbiamo bisogno di tribunali che sanciscano se il fatto sussiste o meno, soprattutto in un sistema che troppo spesso non solo non riconosce le violenze, ma anzi vede la donna rivitimizzata e messa sotto accusa". Eppure, tengono a precisare, "come movimento transfemminista siamo al fianco di nostra sorella: diamo voce alla sua rabbia attraverso questa denuncia pubblica! Lo stupratore è il figlio sano del patriarcato: compagni in piazza, fascisti a casa!".