Cerca
Cerca
+

Veronica Sposito, dettagli torbidi sulla prof arrestata: video nuda, "cose sporche" tra cugini

  • a
  • a
  • a

"Maltrattamenti psicologici" quelli a cui l'insegnante di sostegno Veronica Sposito, 37 anni, avrebbe sottoposto i suoi alunni della scuola Catello Salvati di Castellammare. La donna avrebbe esercitato sui minori continue pressioni, ricatti affettivi e minacce, esponendoli a "contesti erotici inadeguati alla loro età". La 37enne spesso avrebbe portato alcuni ragazzi, nati tra il 2011 e il 2013, nella cosiddetta "saletta", un’aula dell’istituto. E lì avrebbe parlato di sesso, mostrando loro delle foto pornografiche. Tra queste, viene citata una che ritrae un uomo nudo disteso sul letto con il pene in evidenza. 

Sposito avrebbe anche chiesto quale fosse la loro musica preferita quando si portavano a letto qualcuno: "Che musica mettete quando sc***?", domandava. Mentre a un ragazzo avrebbe detto come mettere la lingua quando baciava la fidanzata e dove e come avrebbe dovuto toccarla. Stando a quanto emerso dalle indagini, l'insegnante avrebbe anche invitato gli alunni a masturbarsi reciprocamente. In un caso, in particolare, avrebbe detto a due ragazzi che potevano fare le "cose sporche" fra loro perché erano solo cugini. Queste le accuse contenute nell’ordinanza che ha portato all'arresto della maestra di sostegno di Castellammare. Nell'ordinanza si legge anche che la prof avrebbe mostrato un suo video in cui, nuda, si toccava i capezzoli. E avrebbe dato del "ricc***ne" a uno di loro perché non manifestava interesse nei confronti dei loro discorsi. 

In un altro caso, dopo che un alunno l’aveva guardata e si era sbottonato i pantaloni, avrebbe detto a un altro: "Vedi come si fa? Questo è sveglio, e non come te che sei un Madonna di addormentato. Questo ha già capito tutto e si è aperto i pantaloni". Nell'ordinanza sono presenti anche le lettere scritte a 3 ragazzini. Al termine dello scorso anno scolastico, la 37enne avrebbe consegnato doni e alcune lettere agli alunni della "saletta". Poi, dopo aver saputo che alcuni di loro avevano raccontato qualcosa ai professori, li avrebbe minacciati di denunciarli e di farli bocciare. Secondo il gip, la professoressa "è un’insegnante che, evidentemente approfittando del proprio potere e della inevitabile soggezione di studenti di 12-13 anni, ha accuratamente selezionato un gruppetto di giovani di suo gradimento e ne ha fatto un gruppo compatto" creando "una situazione mista di malsana complicità, timore e disagio"

 

Dai blog