Capodanno islamista, l'ipotesi della Procura: molestie riconducibili al "taharrush gamea"
Nuovi sviluppi sulla notte da incubo del Capodanno di Milano. Le aggressioni fisiche e sessuali di cui sarebbe stata vittima una studentessa di Liegi e alcuni suoi amici che hanno trascorso il Capodanno in piazza Duomo a Milano sarebbero riconducibili al fenomeno della "taharrush gamea" ossia le "molestie collettive" in segno di disprezzo per le donne. E' l'ipotesi della Procura di Milano nell'indagine aperta in seguito alla denuncia, su un quotidiano online, della ragazza belga. Dagli accertamenti ci sarebbero altre persone aggredite. Domani gli investigatori della Squadra Mobile si recheranno in Belgio, per raccogliere le esatte informazioni sul luogo esatto delle presunte aggressioni.
E davanti a questi sviluppi, il sindaco Sala ha finalmente rotto il silenzio, affermando però di non sapere nulla di quanto accaduto. "In merito alle molestie subite da turiste belghe in piazza Duomo a Capodanno "sono stato tirato per la giacca nei giorni successivi perché non dicevo nulla", ma "oggi su questo fatto non sappiamo ancora nulla, quindi prima di parlare e dare giudizi bisogna avere degli elementi", ha affermato a margine della visita al centro Sammartini. Il primo cittadino ha precisato che "non dico che non e' successo niente, pero' non sappiamo nulla, non abbiamo una denuncia formale, non abbiamo immagini delle telecamere". Sala ha continuato evidenziando che "ci sono tanti modi per fare politica: a volte ce la si cava con una semplice dichiarazione, ma ora e' il momento di lavorare piu' che di dichiarare, soprattutto nel momento in cui non si sa nulla". "Mi spiace che ogni occasione sia buona per fare polemiche, certamente io non polemizzo in particolare con chi gestisce la sicurezza", ha ribadito. A chi gli ha chiesto in merito alla gestione della piazza quella sera, il sindaco ha risposto di stare "a quello che hanno detto i responsabili primi della gestione, in particolare il questore, che ha detto di essere soddisfatto".