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Sergio Ramelli, a cinquant'anni dalla morte fa ancora paura

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C’è il Giubileo che pure potrebbe offrire un’opportunità, ma tutto lascia pensare che anche il 50mo anniversario dell’assassinio di Sergio Ramelli trascorrerà senza quella pacificazione nazionale con cui porre fine all’odio oltre la morte. Cinquant’anni come fosse ieri... Che anni, quegli anni. Terribili, struggenti, appassionati. Ma insanguinati. E ora, di fronte all’ennesimo ricordo di un giovane ucciso a sprangate a 19 anni – oggi ne avrebbe 69 – viene da pensare che cosa sia stato questo nostro Paese, in quale inferno sia precipitato in quel tempo. Certo, ragazzi assassinati a destra come a sinistra, identica esecrazione da destra ma non da sinistra. Perché quelli erano anche gli anni in cui si gridava che “uccidere un fascista non è reato”. E la buona società annuiva o al massimo faceva spallucce. (...)

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