Luca e Cristian morti sul Gran Sasso, "pronto l'esposto": perché la tragedia finisce in tribunale
Potrebbe finire in tribunale la tragedia di Luca Perazzini e Cristian Gualdi, i due amici alpinisti romagnoli dispersi durante la scalata del Gran Sasso e morti, anche a causa dell'impossibilità di un soccorso rapido per via del maltempo.
Marco Perazzini, fratello di Luca, è convinto che i due ragazzi (rispettivamente di 42 e 48 anni) si sarebbero potuti salvare se solo fossero stati fermati prima di salire, date le previsioni meteo. E si dice pronto a presentare un esposto alla procura. Lo afferma in una intervista sul Resto del Carlino - Quotidiano Nazionale. "Questa tragedia si poteva evitare - continua - avrebbero dovuto impedire l'accesso a tutti gli alpinisti, come avviene in altre località. Luca e Cristian, purtroppo, sono stati colti di sorpresa dalla bufera e non hanno potuto fare nulla per salvarsi. Ho intenzione di presentare un esposto alla procura di Teramo. Io continuo a chiedermi perché non hanno impedito l'accesso a Luca e Cristian. Se le condizioni erano proibitive e c'erano dei rischi legati al maltempo, non dovevano farli salire".
Cristian e Luca, dispersi dal 22 dicembre e recuperati soltanto venerdì mattina, 27 dicembre, intorno alle 12, sono morti per ipotermia e non per i traumi riportati nello scivolamento nella Valle dell'Inferno a quota 2700 metri sotto la parete est del Gran Sasso. Lo ha stabilito attraverso una ricognizione cadaverica, l'anatomo-patologo della Asl di Teramo, Giuseppe Sciarra. Subito dopo il magistrato della procura di Teramo, Laura Colica, ha riconsegnato le salme ai familiari.
Secondo le testimonianze dei soccorritori, Perazzini, il più giovane dei due, aveva perso un guanto e uno scarpone scivolando nel vallone. Gualdi è stato ritrovato completamente vestito, con sé aveva ancora la sacca con dentro il cellulare. Le esequie saranno celebrate giovedì a Sant'Arcangelo di Romagna (Rimini) Comune di residenza dei due alpinisti, in due diversi momenti, che saranno resi noti nelle prossime ore: un funerale sarà celebrato nella parrocchia di San Vito, l'altro alla collegiata del paese. Lunedì alle 18 sarà invece organizzato in paese un momento di raccoglimento con il coinvolgimento della cittadinanza.