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Olio d'oliva bio? Clamorosa truffa sulla tavola degli italiani: cosa stavamo mangiando

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 Olio d’oliva di bassa qualità “spacciato” per olio extravergine biologico. Una truffa agroalimentare è stata smascherata dagli agenti della Guardia di Finanza di Catanzaro e di Barletta-Andria-Trani, che hanno anche sequestrato quasi 18 tonnellate di prodotto. I finanzieri, insieme agli ispettori della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari del ministero dell’Agricoltura, avevano effettuato dei controlli nelle sedi di due aziende, una in Calabria e una in Puglia.

Prelevando alcuni prodotti, era stato poi scoperto che quell’olio, catalogato come extravergine e biologico sull’apposito registro telematico obbligatorio per le aziende del settore, era semplicemente olio vergine e lampante, tra l’altro molto acido e pericoloso per la salute dei consumatori.

Il produttore calabrese aveva già consegnato gran parte dell’olio ad un’azienda pugliese, ed è per questo che l’uomo è stato denunciato con l’accusa di frode nell’esercizio del commercio e vendita di sostanze alimentari non genuine.

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