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Giubileo, Papa Francesco apre la Porta Santa a Rebibbia in piedi: momento storico

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Intorno alle ore 8.50, in leggero anticipo, Papa Francesco ha aperto la Porta Santa del Carcere nel carcere romano di Rebibbia. Bergoglio, a differenza di quanto accaduto all'apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro, ha attraversato la soglia sulle proprie gambe per poi raggiungere l'altare per la Santa Messa sulla sedia a rotelle.

"La Prima Porta Santa l'ho aperta in San Pietro, ma ho voluto la seconda Porta Santa in un carcere. Ho voluto che tutti noi avessimo la possibilità di spalancare le porte del cuore per capire che la speranza non delude, non delude mai", ha spiegato il Pontefice prima di questo momento storico e dall'immenso impatto emotivo. Bergoglio aveva già varcato la soglia di Rebibbia nel 2019, a Pasqua, in occasione della tradizionale "lavanda dei piedi".

 

 

 

 

La porta è quella della Chiesa del Padre Nostro, attigua all'istituto di pena della Capitale. Subito dopo Bergoglio è entrato nella chiesa, accompagnato da monsignor Benoni Ambarus, vescovo ausiliare di Roma per l'ambito della diaconia della carità e due agenti di custodia. Presenti molti fedeli e ad accogliere il Santo Padre c'erano il ministro della Giustizia Carlo Nordio e il capo del Dap Giovanni Russo. oltre al prefetto Tolentino e all'artista che ha realizzato un'opera per i detenuti dedicata all'apertura della Porta Santa: 'Aprire una porta dove tutti chiudono'. 

 

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