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Roma, morta schiacciata da un albero al parco giochi: una tragedia annunciata?

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Una sconcertante sciagura scuote la Roma di Roberto Gualtieri nella tarda mattinata di lunedì 23 dicembre, l'antivigilia di Natale. Intorno a mezzogiorno, un albero di grandi dimensioni è crollato all'interno di un parco, travolgendo alcune persone che si trovavano su una panchina. C'è una vittima, si tratta di Francesca Ianni, 45 anni, architetta residente nel quartiere di Piazza Bologna. La donna era in compagnia dei suoi tre figli piccoli, miracolosamente illesi, e di un’amica quando il grosso tronco l’ha colpita. La Ianni è morta sul colpo.

L'albero crollato è un platano cipressino alto circa 25 metri: pare che sia stato stato sradicato dalle violente raffiche di vento che hanno investito la città. L’incidente è avvenuto nel parco Livio Labor, situato in via Cesare Massini nel quartiere Colli Aniene, vicino a viale Palmiro Togliatti, un'area frequentata da famiglie e bambini. L’amica della vittima, Alessia Annibale, anche lei di 45 anni, è rimasta gravemente ferita e trasportata d’urgenza in ospedale: ora è in coma. 

Un testimone oculare ha raccontato i momenti concitati dell’incidente: "La donna si trovava seduta su una panchina, stava guardando i figli giocare quando a un certo punto abbiamo sentito un forte boato e poi le grida dei bambini. L'albero è crollato proprio sui giochi, è solo una fortuna che non abbia colpito qualche bambino". Subito dopo il crollo dell'albero sono intervenuti i vigili del fuoco e le forze dell’ordine, che hanno messo in sicurezza l’area. 

Il dramma rilancia il problema dello stato precario del verde pubblico a Roma: episodi del genere, infatti, non sono una novità. Lo scorso novembre, un’altra tragedia simile aveva coinvolto un’anziana di 82 anni, Teresa Veglianti, travolta e uccisa da un albero in via di Donna Olimpia, nel quartiere Monteverde. Le condizioni del patrimonio arboreo di Roma sono da tempo al centro di polemiche. Con circa 5mila ettari di verde, la città è la più verde d’Europa, ma il degrado è evidente. L’assessora al Verde, Sabrina Alfonsi, aveva recentemente dichiarato che "sui circa 70mila alberi controllati, oltre 7mila sono stati abbattuti perché malati, instabili e, soprattutto, pericolosi".

Su quest'ultimo incidente mortale, Alfonsi ha spiegato che "l'albero era stato ispezionato, un controllo visivo, e non erano stati presi provvedimenti perché non destava particolari preoccupazioni". Eppure è emerso che le radici erano tranciate di netto, ragione che alimenta il sospetto relativo alla possibilità che i lavori stradali nelle vicinanze possano aver contribuito al cedimento. Insomma, parole - quelle della Alfonsi - che fanno discutere, parole attorno alle quali sta montando la polemica: in base a un controllo visivo, ha spiegato, era tutto ok, l'albero "non destava particolari preoccupazioni". Ora si conta una vittima e una seconda donna gravissima, ricoverata in coma.

Durante il sopralluogo della Alfonsi montava la rabbia dei cittadini, indignati per lo stato in cui versa il parco. "Vergogna", urlavano alcuni dei cittadini. "Di tutti gli altri alberi come si può vedere sono rimasti solo i ceppi, sono stati tutti tagliati perché pericolosi", aggiungevano. Il punto è che i residenti della zona avevano denunciato più volte il degrado e la pericolosità di certe situazioni.

Da par suo, la Procura di Roma ha annunciato l’apertura di un fascicolo sull’accaduto. Gli accertamenti preliminari sono stati affidati ai carabinieri Forestali dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo. Questa indagine si aggiunge a quella già in corso sulle manutenzioni del verde pubblico nella Capitale, che coinvolge oltre 600 alberi ad alto fusto caduti dal marzo 2023 al marzo 2024.

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