Massimo Malavolta, uccide la moglie a mani nude e la riveste. Poi veglia il cadavere per 7 ore
Il gip di Ascoli Piceno, Annalisa Giusti, ha convalidato l’arresto di Massimo Malavolta, l’operaio di 48 anni, che giovedì mattina ha ucciso la moglie Emanuela Massicci, maestra elementare di 45 anni. L’uomo è ancora ricoverato in ospedale: dopo l’omicidio si era tagliato i polsi, ha perso molto sangue ed è stato ricoverato nella rianimazione del ’Mazzoni'; ieri è stato estubato, ma è ancora sedato, tanto che per i medici non è in grado di essere spostato dall’ospedale e di sostenere un interrogatorio davanti al magistrato. Appena i medici daranno il nulla osta verrà trasferito nel carcere di Marino del Tronto.
Ieri mattina, per l’udienza di convalida in tribunale, si è presentata la sua legale, Saveria Tarquini, che ha presentato e depositato una relazione psichiatrica, firmata da una specialista della struttura che ebbe in cura Malavolta quando fu accusato di stalking e dalla quale emergerebbero "disturbi non indifferenti". L’avvocatessa ha chiesto per il suo assistito gli arresti domiciliari in una struttura "idonea a garantire il suo stato di salute". Malavolta avrebbe ucciso la moglie a botte: è accusato di omicidio volontario aggravato dal vincolo di parentela. Intanto emerge un retroscena inquietante sull'omicidio. Dopo l'aggressione, Malavolta ha rivestito il corpo della moglie e si è autoinflitto un taglio all'avambraccio. Alle 5:32 del mattino, l'uomo ha telefonato ai genitori per informarli della morte di Emanuela. Quando i carabinieri e i sanitari sono arrivati, lo hanno trovato seduto accanto al corpo della moglie, in stato di semi-incoscienza, con il coltello ancora in mano. Avrebbe vegliato il corpo della donna per ben sette ore.