Cagliari, uccide l'amico per errore e si suicida: orrore alla battuta di caccia, si scatenano gli sciacalli di Avs
I corpi di due giovani cacciatori di Quartu Sant'Elena dispersi in una zona boschiva sono stati trovati ieri in tarda serata dai carabinieri nelle campagne di Santu Lianu, a Quartu. I due ragazzi, uno di 28, l'altro di 27 anni, non erano rincasati dopo una battuta di caccia e i familiari avevano dato l'allarme. Alle ricerche, concentrate nella zona grazie alla localizzazione dei telefoni cellulari e coordinate dalla prefettura di Cagliari, hanno partecipato anche vigili del fuoco e Corpo forestale.
Si ipotizza un incidente di caccia. In base a una prima ricostruzione, uno dei due amici ha sparato accidentalmente alla nuca dell'altro e poi si è ucciso con il fucile da caccia di proprietà della vittima, unica titolare di porto d'armi. Le due vittime sono il 28enne Giacomo Desogus e il 27enne Matthias Steri: si erano spostati a piedi per la battuta di caccia. Due le possibili dinamiche tenute in considerazione dagli inquirenti, ma in entrambi i casi non ci sono dubbi circa l'involontarietà del gesto.
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Desogus era un esperto cacciatore e Steri e un suo amico di vecchia data. Vicino ai corpi c'era un indumento e una delle ipotesi è che il cacciatore esperto abbia momentaneamente affidato l'arma all'amico, magari per indossarlo. In quel frangente sarebbe partito il colpo letale e il giovane disperato avrebbe poi deciso di togliersi la vita. Un'altra possibilità è che gli stesse insegnando a usare il fucile e il tentativo sia degenerato fino alla duplice tragedia.
La vicenda drammatica è diventato anche un caso politico. "E' un episodio tragicamente inquietante che richiede interventi: proprio due giorni fa abbiamo presentato una dettagliata interpellanza al ministro Piantedosi sulla diffusione delle armi, ben più ampia del numero di persone che hanno regolare porto d'armi: sollecitiamo la risposta del Ministro e un provvedimento immediato per intensificare controlli sulle condizioni di sicurezza di detenzione delle armi e sanzioni per chi le affida a terzi", sono le parole di Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera.
"L'incidente di caccia nel bosco di Mela Murgia sarà uno dei più gravi delle ultime stagioni", ricorda Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell'Ambiente. "Non mi stancherò mai di ripetere che la caccia è una pratica anacronistica, estremamente dannosa per la biodiversità e per l'ambiente, pericolosissima per la pubblica sicurezza. Come dimostrano i 10 morti e 23 feriti registrati dall'Associazione vittime della caccia solo dal 1° settembre al 29 novembre 2024, ai quali, purtroppo si aggiungono i due giovani che hanno perduto la vita ieri". L'ex ministra definisce "incomprensibile" e "irresponsabile" la connivenza dei politici, a tutti i livelli, con una lobby, quella delle doppiette, sempre meno rappresentativa, la cui base si assottiglia da un anno all'altro".
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