Tutela del diritto di proprietà, Italia al 70esimo posto al mondo
C’è un concetto molto complesso che riguarda il contesto economico sociale, quello della prosperità. Un valore che costituisce un confronto tra i Paesi e che viene calcolato annualmente dall’indice del Legatum Institute, un think tank inglese.
L’ultimo rapporto dà un esito in chiaroscuro per il nostro Paese. Secondo l’analisi, infatti, l’Italia si colloca sul piano generale all’80esimo posto su 167 Paesi. È una posizione che non cambia dal 2011. Non è peggiorata, certo, tuttavia Confedilizia, associazione che riunisce i proprietari immobiliari, ravvisa due criticità che, in tutti questi anni, hanno impedito al nostro Paese di crescere e migliorare il piazzamento: deficit nella tutela immobiliare e fiducia nella giustizia. Fattori che incidono nell’individuazione del livello di prosperità.
La tutela immobiliare infatti, sottolinea Confedilizia, «non è solo un pilastro dello stato di diritto, ma un vero e proprio catalizzatore economico». In questo caso, per l’Italia potrebbe andare molto meglio: «Fatica a tenere il passo, posizionandosi al 70esimo posto con un indice di 4,38 nel 2023. Sebbene si noti un leggero progresso rispetto al 4,28 del 2013, il divario in confronto ai leader europei rimane significativo» (...)
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