Torino, la violenza dei centri sociali: fumogeni, uova marce e insulti contro la polizia
Si allunga la lista delle manifestazioni sfociate in violenza. E anche lo sciopero generale diventa una ghiotta occasione per i collettivi universitari. Accade a Torino dove a chi protesta contro la manovra del governo si sono aggiunti studenti delle scuole superiori, precari, disoccupati e militanti dei centri sociali. Questi ultimi sono partiti nella mattinata di venerdì 29 novembre dal campus Einaudi per poi raggiungere piazza XVIII Dicembre, luogo di concentramento del corteo promosso da Cgil e Uil del Piemonte. Durante il corteo i manifestanti hanno affisso lungo il percorso manifesti a ricordo di Ramy, il giovane morto a Milano durante un inseguimento dei carabinieri.
Ma non solo, perché non si sono limitati a questo. In diversi, tutti appartenenti ai collettivi, hanno lanciato fumogeni e uova contro le forze dell'ordine schierate in tenuta antisommossa. "Condanno con fermezza l'occupazione abusiva temporanea di Palazzo Nuovo e i blocchi al Campus Einaudi. Atti gravi, irresponsabili e inaccettabili, che non solo minano il rispetto delle regole e delle istituzioni, ma danneggiano profondamente gli studenti, i docenti e tutto il mondo accademico", ha commentato attraverso una nota Elena Chiorino, vicepresidente e assessore al Diritto allo Studio Universitario della Regione Piemonte sui blocchi promossi dai collettivi universitari degli atenei torinesi.
Solo qualche giorno fa scene simili si erano viste all'università La Sapienza di Roma. Qui, in vista delle elezioni studentesche, si sono scontrate alcune decine di giovani di Azione universitaria in corteo nell'ateneo e altrettante dei Collettivi di sinistra che li hanno affrontati. Il clima si è fatto subito incandescente. Addirittura un vigilante è stato colpito al volto da una pietra, partita dal blocco dei ragazzi di sinistra. L'uomo, vistosamente sanguinante, è stato portato in ospedale.