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Sciopero, tra i manifestanti di Torino spuntano cartelli per Ramy Elgaml: "Tutti odiano la polizia"

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Non potevano mancare i Pro Pal a Torino. I sostenitori della Palestina sfruttano la manifestazione organizzata per lo sciopero generale per sostenere la loro causa. In piazza, infatti, c'è una numerosa presenza di attivisti che sfoggia bandiere e striscioni. "Opposizione sociale" contro "il genocidio in Palestina" si legge nei cartelloni. Al corteo, partito da piazza XVIII dicembre, fanno parte studenti delle scuole superiori, precari, disoccupati e militanti dei centri sociali.

Intanto dal Campus universitario Einaudi sono partiti circa 150 manifestanti per raggiungere piazza Castello e unirsi al corteo che arriverà proprio nel cuore del centro di Torino. Altri precari universitari invece continuano il blocco davanti al campus impedendo l'entrata a docenti e studenti. Ma non solo. Sempre a Torino sono stati avvistati alcuni studenti che chiedono "verità e giustizia per Ramy Elgaml".

 

Cavalcando le proteste milanesi, nella zona periferica di Corvetto, alcuni giovani dicono di "rivendicare, insieme agli amici e alla famiglia, la morte per mano delle forze dell'ordine" del 19enne. Poi spunta un cartello con la foto del giovane morto pe un incidente in scooter durante un inseguimento con i carabinieri la notte del 25 novembre. Sotto la frase "Tout le monde déteste la police", tradotto "tutto il mondo odia la polizia". Frasi che mettono senz'altro in imbarazzo il segretario della Cgil, Maurizio Landini, il cui sciopero era stato indetto per protestare contro la manovra

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