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Messina, "non chiamate 'padre' questo maledetto": atti sessuali con le figlie, l'ira di Salvini

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"Non chiamate 'padre' questo maledetto. Soltanto orrore, disgusto e sconcerto davanti a chi abusa delle proprie figlie…": Matteo Salvini ha commentato così su Facebook la notizia choc in arrivo da Sant’Agata di Militello, in provincia di Messina, dove un uomo è stato accusato di atti sessuali con le figlie minori di 14 anni e per questo è finito agli arresti domiciliari. Ora dovrà rispondere di violenza sessuale aggravata su minori. La misura cautelare, emessa dal gip del tribunale di Patti su richiesta della Procura, è stata eseguita dai carabinieri. 

"Nessuna pietà, in casi come questi il carcere - spero pesante - non basta: CASTRAZIONE CHIMICA. La battaglia della Lega prosegue", ha chiosato il leader della Lega nel suo post. Le indagini sull'uomo sono state condotte dai militari con il coordinamento del procuratore di Patti Angelo Vittorio Cavallo e si sono basate anche su intercettazioni e altri accertamenti: l’indagato, in tempi diversi, a partire dal 2021, avrebbe compiuto azioni con l’intento di costringere le proprie figlie a subire atti sessuali.

 

 

 

La denuncia risale invece all’ottobre di quest’anno. A presentarla la madre delle due ragazze ed ex convivente dell’indagato. Dalle indagini, inoltre, è emerso anche che l’uomo, per obbligare le figlie ad assecondare le sue richieste a sfondo sessuale, avrebbe tentato di circuirle lamentandosi del fatto che gli mancava la compagna (la madre delle vittime). 

 

 

 

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