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Venezia, ferma un borseggio e viene riempito di botte. Salvini: "Perché questo ragazzo è un esempio"

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Ieri, giovedì 21 novembre, un barista di 28 anni ha sventato un borseggio a Venezia. Ma i colleghi del malintenzionato lo hanno pestato a sangue. Il giovane ragazzo, Saddik Simonetti, si stava recando a lavoro quando ha notato un gruppo di ladri pronti a entrare in azione dopo aver preso di mira un malcapitato. Ma il giovane ha messo in guardia l'uomo che è riuscito così a evitare il furto.

L'atteggiamento di Saddik, però, ha scatenato l'ira dei borseggiatori: lo hanno aggredito a pugni e con l'ausilio di spray al peperoncino. Dopo il pestaggio, il ragazzo è stato costretto a recarsi in pronto soccorso per medicarsi le ferite.

 

 

"Inseguito, riempito di botte, sfigurato con lo spray al peperoncino: questo è Saddik, barista di Venezia, che con grande prontezza aveva tentato di sventare un furto ai danni di un turista - ha commentato su X il vicepremier Matteo Salvini -. A questo ragazzo un applauso e tutta la mia solidarietà. Nonostante le fratture, i punti di sutura e i 25 giorni di prognosi, ha dichiarato: 'Non mi fermo. Continuerò a segnalare tutte le volte che sarà necessario”' Un esempio di spirito civico e di coraggio. Ora mi auguro che quei CRIMINALI dei borseggiatori vengano presi e puniti senza clemenza, sperando che - ha concluso - non incontrino alcun giudice 'tollerante'".

 

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