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Chiara Petrolini, la confessione involontaria ai pm: "Al secondo bambino il cuore non batteva più"

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"Mi sono accorta che non gli batteva più il cuore". Giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, emergono sempre più dettagli - macabri - sul duplice infanticidio che ha visto come protagonista Chiara Petrolini. La giovane ragazza sembra essersi accorta che il secondo dei due neonati che ha sepolto in giardino della sua casa di Traversetolo - in provincia di Parma - era nato vivo. Il Settimanale Giallo ha infatti riportato alcune delle sue parole, già scritte dai magistrati nella richiesta di carcerazione della 22enne. 

"Chiara ha confessato, involontariamente, di essersi resa conto della vitalità del bambino, tanto che ammetteva che non gli batteva più il cuore - si legge nel periodico -. Da questa frase si deduce che in un primo momento Chiara percepiva quel battito e l’anelito di esistere che significava".

 

 

Il primo bambino di Chiara, partorito a maggio 2023, sarebbe invece nato morto. "Ho provato a scuoterlo per vedere se respirava ma era morto, allora mi è passato per la testa di metterlo in giardino. La buca l’ho fatta io con le mie mani", queste le sue parole. Al momento, non è facile stabilire con certezza se la ragazza menta o dica la verità. Del corpo del primo neonato sono rimaste solo le ossa. Del secondo, partorito ad agosto 2024 il medico legale non ha dubbi: "Riuscì a respirare perché i minuscoli polmoni contenevano tracce di aria".

 

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