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Rimini, stupro di gruppo contro una 16enne: chi finisce in manette

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Per violenza sessuale di gruppo su una ragazza di 16 anni sono finiti in manette un 17enne della provincia di Rimini e un 18enne del Pesarese. Le ordinanze di custodia cautelare nei loro confronti sono state emesse dal Tribunale di Rimini e da quello dei minori di Bologna. I due si erano dati appuntamento sui social con la vittima. La vicenda risale allo scorso agosto, quando la giovane ha chiamato i soccorsi dopo essere stata abbandonata in strada. A loro ha rivelato di aver avuto rapporti sessuali non consenzienti poco prima con due sconosciuti. E le successive visite in ospedale hanno poi confermato le violenze con una prognosi per la vittima di 30 giorni.

Una volta avviate le indagini, i carabinieri hanno analizzato le telecamere di sicurezza del posto in cui la 16enne è stata lasciata e hanno comparato i campioni di Dna. In questo modo sono arrivati ai due presunti aggressori. A quel punto il 18enne è stato portato nella casa circondariale di Pesaro mentre il minore è stato trasferito nell'Istituto penale per minorenni di Bologna, in attesa degli interrogatori per la convalida delle misure.

"La violenza di gruppo su una ragazzina di Rimin è una cosa orripilante ma sdegnarsi e punire non basta - ha dichiarato il vicecapogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera Alfredo Antoniozzi -. Chiederò al ministro Valditara di realizzare un progetto di prevenzione credibile nelle scuole avvalendosi anche dei tecnici del tavolo sulla salute mentale, come il prof Giuseppe Nicolò. Bisogna insistere tutti insieme senza divisioni coinvolgendo le Regioni per arrivare a un senso di rispetto dell'altro che è la base principale per prevenire queste incredibili violenze".

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