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Bologna, follia al corteo antifascista: picchiato un passante. Poi giù botte alla polizia

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È finita male una lite scoppiata tra un uomo e alcuni partecipanti al corteo antifascista partito da piazza del Nettuno a Bologna. Lui, un passante che stava camminando sotto il portico con la sua fidanzata, è stato accerchiato e malmenato durante la manifestazione contro il presidio della Rete dei patrioti, in zona stazione. L'episodio è avvenuto pochi minuti dopo la partenza, quando il gruppo ha incrociato l'uomo con un vistoso tatuaggio su Strada Maggiore. Dopo un diverbio, prima sarebbero volati degli insulti e poi una quindicina di attivisti ha raggiunto e picchiato il passante. Che alla fine si è allontanato, sanguinante.

Nel frattempo, si sono registrati dei pesanti scontri anche tra i manifestanti e la polizia in tenuta antisommossa sulla scalinata del Pincio. Il gruppo aveva raggiunto rapidamente via Indipendenza, percorrendo via Irnerio, per raggiungere poi la zona vicina dove si trova il gruppo di Casapound. A un certo punto, però, in tanti tra gli antagonisti hanno lasciato il corteo e si sono diretti con il volto coperto verso il parco della Montagnola fin sulla scalinata, dove ci sono stati i primi contatti con le forze dell'ordine, con tanto di lancio di fumogeni e petardi. Sotto la scalinata si trovava invece l'altro gruppo, diviso da un cordone di polizia in piazza XX settembre e un cantiere.

A prendere la parola al presidio antifascista è stata anche la segretaria del Pd Elly Schlein, che ha detto: "È necessario ribadire i valori della nostra costituzione, la giustizia sociale, le libertà individuali e collettive, la solidarietà. È sempre necessario ribadire la matrice antifascista della nostra Costituzione. Bologna non merita le manifestazioni delle destre estreme e nazionaliste. Il nazionalismo ha prodotto solo guerra in questo paese, devastazione e povertà. Siamo qui insieme ai volti di chi ha fatto la resistenza, sono valori da declinare al presente e al futuro e oggi vuol dire impegnarsi ogni giorno per la partecipazione delle persone e per l'emancipazione delle persone, soprattutto per quelle che fanno più fatica. Il Pd è felice di partecipare assieme all'Anpi e alle tante persone che hanno aderito a questo presidio antifascista". 

 

 

 

 

 

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