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Angelo Vassallo, svolta dopo 14 anni: quattro arresti, tra loro un carabiniere

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È di omicidio volontario in concorso l’accusa mossa dalla Procura di Salerno nei confronti delle 4 persone indagate per l’assassinio di sindaco pescatore Angelo Vassallo, ucciso a Pollica la sera del 5 settembre 2010. La svolta è arrivata a distanza di 15 anni dai fatti, con l’esecuzione di una ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere. Stamattina, i carabinieri del Ros di Roma hanno eseguito i 4 arresti: in manette sono finiti l’imprenditore Giuseppe Cipriano, il colonnello Fabio Cagnazzo, l’altro carabiniere Lazzaro Cioffi e il collaboratore di giustizia Romolo Ridosso. 

Era la sera del 5 settembre di quattordici anni fa quando, a Pollica-Acciaroli, in provincia di Salerno, nove colpi di pistola uccisero Angelo Vassallo, il ’sindaco pescatorè cui si deve il decollo turistico di quell’area del Cilento. Vassallo, quella sera, era nella sua station wagon nella frazione costiera di Acciaroli. Stava rincasando, quando fu freddato dall’esplosione dei proiettili di una pistola ’baby Tanfoglio', poi mai ritrovata.

 

Negli anni, le indagini della Procura di Salerno-Dda hanno contemplato varie piste, compresa quella relativa al fatto che Vassallo fosse stato ucciso perchè considerato un ostacolo agli affari illeciti, in particolare di droga, nella località costiera cilentana che, d’estate, pullula di turisti. Il 28 luglio di due anni fa, su disposizione della Dda salernitana, fu eseguito un decreto di perquisizione e sequestro nei confronti di nove persone che erano indagate, a vario titolo, nell’inchiesta sull’omicidio. Oggi, con l’esecuzione dell’ordinanza che dispone la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di quattro persone, l’indagine potrebbe essere a una svolta.

 

 

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