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Genova, il gioco sporco della Cgil: dopo i flop usa il ponte per lo sciopero

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"Cari genitori, la battaglia in difesa della scuola pubblica e del diritto allo studio dobbiamo condurla insieme". Ci mancava anche la lettera della Cgil di Genova alle famiglie per scendere in piazza e sostenere la protesta. Nella lettera, la segretaria generale della Flc Cgil Genova, Elena Bruzzese, ha esortato i genitori a mobilitarsi per i propri figli. "Un Paese che non investe nell'istruzione - si legge ancora - non investe sul futuro".

Ma perché scioperano? Questa volta il bersaglio è la legge di Bilancio, considerata insufficiente per le esigenze del sistema scolastico. La scelta della data, alla vigilia del ponte del 1 novembre e dopo le chiusure elettorali, ha sollevato proteste da parte delle famiglie, e alcuni presidi hanno già annunciato una riduzione dell’orario scolastico, non potendo garantire il servizio per l’incertezza sulla partecipazione. Tra i motivi della manifestazione, stando a quanto sostiene la Cgil, c'è soprattutto il precariato. "Un lavoratore su quattro tra collaboratori scolastici e docenti non ha un contratto stabile", ha spiegato Bruzzese. Ma occhio proprio alla data. Infatti gli ultimi due scioperi sono stati un vero e proprio fallimento. E ora, a quanto pare si punta tutto sul ponte di Ognissanti. Solo una coincidenza?

 

 

La Cgil denuncia inoltre la frequente richiesta di contributi “volontari” alle famiglie per l’acquisto di materiale scolastico, costi che pesano sui genitori, e segnala le possibili ripercussioni dell’autonomia differenziata, che potrebbe compromettere l’uniformità del diritto allo studio su tutto il territorio nazionale. 

 

 

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