Dossieraggio, la telefonata degli hacker su Enrico Mentana: "Attenti, gli parte l'alert"
Il caso del dossieraggio esploso a Milano e l'accesso alle banche dati di Stato da una presunta "banda" di hacker fa parecchio discutere. Come vi abbiamo raccontato in questi giorni, anche la mail del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sarebbe stata violata. E come se non bastasse nel mirino sarebbe finita anche la seconda carica dello Stato, il presidente del Senato, Ignazio La Russa insieme al figlio. Ma nella lista di nomi e di vip che sono entrati nelle conversazioni telefoniche dei presunti hacker potrebbe esserci anche quello di Enrico Mentana, direttore di Tg La7. A quanto pare nelle loro telefonate gli investigatori della "Equalize" avrebbero fanno riferimento anche a "Mitraglietta".
Non è chiaro se il nome del giornalista venga fatto come esempio di personaggio noto appetibile per il gruppo di investigatori oppure se ci sia un interesse concreto. Il dialogo intercettato è tra Giulio Cornelli, uno degli arrestati, e l'hacker Nunzio Samuele Calamucci è abbastanza confusa e con pochi punti di riferimento, come spiega Repubblica. I due parlano delle difficoltà a intercettare alcune categorie di 'bersagli'.
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Cornelli "spiega altresì che, secondo quanto riferitogli dal 'ragazzo giù che si estrapola ‘ste robe qua’, su alcune categorie di persone, quando si esegue l'accesso allo SDI, scatta un alert. A me l'unica cosa che... il... il ragazzo giù che si estrapola ‘ste robe qua, che mi ha detto che c'ha quelle due o tre categorie che non può fare...". Calamucci afferma: "I politici...", e Cornelli osserva: "...se no gli parte l'alert, quindi i politici nazionali, uomini di interesse...Mentana ad esempio quella roba li gli parte l'alert".
Basta insabbiare: è un attacco alla Repubblica. Perché l'obiettivo degli spioni è il governo