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Treviso, mangiano funghi a cena? Mamma e figlio in terapia intensiva

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Mamma e figlio mangiano dei funghi a cena e finiscono in terapia intensiva: è successo a Treviso. I due sono stati ricoverati per un'insufficienza epatica causata da un avvelenamento da funghi. La donna si trova nella terapia intensiva dell'ospedale di Conegliano ed è in prognosi riservata, mentre le condizioni di salute del figlio sono in netto miglioramento. I fatti risalgono alla mattina di lunedì 14 ottobre, quando i due si erano presentati al pronto soccorso di Vittorio Veneto con sintomi gastroenterici riconducibili al consumo di funghi. Mamma e figlio avevano spiegato di averli raccolti loro stessi il giorno prima.

La causa dell'avvelenamento è stata subito individuata dall’analisi dei micologi dell’Ulss 2 Marca trevigiana. In particolare, tra le specie raccolte da mamma e figlio è stata riconosciuta distintamente l’Amanita Phalloides: si tratta di un fungo velenoso per via dell’elevato contenuto di amatossine, responsabili di gravi intossicazioni. Questo tipo di fungo può anche essere mortale. Ecco perché non va assolutamente mangiato. I due lo hanno raccolto scambiandolo probabilmente per una specie commestibile, forse chiodini.

 

 

 

L’Amanita Phalloides cresce soprattutto nel periodo estivo e autunnale, anche in pianura. Ecco perché in questi periodi per evitare intossicazioni è fondamentale far controllare tutti i funghi raccolti prima del consumo, anche se si ritiene di essere dei raccoglitori esperti. Tali controlli, proposti dall’Ulss 2 Marca trevigiana, sono gratuiti e proseguiranno fino al termine della stagione di raccolta.

 

 

 

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