Roma, arrestato il direttore generale di Sogei: "Corruzione e turbativa d'asta"
Sono 18 le persone indagate nell'inchiesta della Guardia di Finanza, coordinata dalla procura di Roma, che ha portato all'arresto, in flagranza di reato, dell'attuale direttore generale Business di Sogei, Paolino Iorio. L'uomo è stato fermato mentre intascava una mazzetta da 15 mila euro da un imprenditore ieri sera a Roma. Quattordici le società coinvolte nell'indagine in cui si ipotizzano, a vario titolo, i reati di corruzione e turbativa d'asta. Tra gli indagati dalla procura della Repubblica di Roma, nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti informatici alla Sogei e al ministero degli Interni e della Difesa, figura anche il nome di Andrea Stroppa, di 38 anni, che secondo gli inquirenti sarebbe il "referente di Elon Musk in Italia".
A Iorio, che si trova agli arresti domiciliari, viene contestato il reato di corruzione perché con "più azioni del medesimo disegno criminoso - è scritto nel capo di imputazione -, in qualità prima di direttore ingegneria infrastrutture e data center e successivamente Dg della società a partecipazione pubblica indebitamente riceveva in più occasioni, per l'esercizio delle sue funzioni, somme di denaro" da un imprenditore. In particolare "a fronte di una serie di contratti stipulati con Sogei" per un valore complessivo di oltre 100 milioni di euro, il manager "riceveva somme di denaro non quantificate, ma da intendersi nell'ordine di decine di migliaia di euro - continua il capo di imputazione -, con frequenza di circa due volte al mese dal novembre del 2023". Incontri 'monitorati' anche attraverso intercettazioni.
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"Un articolato sistema corruttivo con diversi protagonisti e con ramificazioni sia all'interno del Ministero della Difesa, sia in Sogei e sia infine al Ministero dell'Interno". Così la Guardia di Finanza in una informativa, presente negli atti dell'indagine in cui si ipotizzano i reati di corruzione e turbativa d'asta, e che ha portato oggi a una serie di perquisizioni disposte dalla procura di Roma. Dalle intercettazioni delle utenze in uso all'imprenditore arrestato ieri assieme al Dg di Sogei, Paolino Iorio sono emersi i contatti e gli incontri avuti con tale 'Antonio della Difesa' "successivamente identificato come un capitano di fregata della Marina Militare". Già "dai primi incontri emergeva che il militare, al fine di svolgere il proprio ruolo nell'ambito di una fornitura, ha avanzato richieste di compensi nonché - è scritto nell'informativa -, l'assunzione di una persona da parte di una delle imprese gestite dall'imprenditore".