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Eretici e santi, la storia scritta dagli antipapa

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Dicesi antipapa colui il quale è stato eletto al soglio pontificio nonostante la mancanza dei requisiti previsti dal fondamento canonico di Santa Romana Chiesa. In due millenni di Chatolica, di presunti usurpatori del ruolo di vicario di Cristo in terra, se ne contano più di trenta (37 ad essere precisi). Qualcuno di loro è stato visto addirittura come un “apostolo dell’Anticristo” oppure come “araldo del demonio” o, ancora, “drago potentissimo”.

 

CORREVA IL 217

Gli Antipapi “riconosciuti” hanno iniziato ad esercitare le proprie funzioni nel 217 dell’era volgare con Ippolito di Roma (dal 217), ricoprendo un arco temporale che va dal 217 al 1449 (l’ultimo è stato Felice V. Amedeo VIII, duca di Savoia). Ora, va detto che, nella narrazione di questi “intrusi” nei sacri palazzi, ci sono molte cose non vere. Una vulgata le cui narrazioni prova a confutare un esperto in materia come Mario Prignano con il suo Antipapi. Una storia della Chiesa (Laterza, 248 pagine, 19 euro). Prignano, oltre ad essere un saggista di grande spessore, ha tutti i quarti di nobiltà pontificia al posto giusto per trattare la materia. Egli discende infatti da Papa Urbano VI, porta con sé non solo un’eredità familiare di rilievo, ma anche un approccio critico e appassionato alla storia ecclesiastica (...)

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