Zulfiqar Khan, espulso l'imam di Bologna: "Sosteneva Hamas"
È stato portato in questura e poi espulso l'imam di Bologna, il pachistano Zulfiqar Khan. Lo ha comunicato, in una nota, il suo difensore Francesco Murru, che parla del "ritorno ad uno stato di polizia e al perseguimento dei reati di opinione". A firmare il decreto di allontanamento dal territorio nazionale per motivi di sicurezza dello Stato è stato il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi. Nel provvedimento è stato segnalato che Zulfiqar ha manifestato una visione integralista del concetto di jihad e che ha esaltato il martirio e l'operato dei mujahidin nel conflitto israeliano-palestinese, rivendicando il sostegno ad Hamas.
Nel decreto di espulsione Piantedosi ha sottolineato come dall'autunno 2023 l'imam fosse emerso all'attenzione per il suo "crescente fanatismo ideologico" e per la sua "propensione verso posizioni radicali". Il pachistano 54enne, entrato in Italia dal 1995, è titolare di permesso di soggiorno, revocato contestualmente all'espulsione. Il provvedimento ora deve essere convalidato in tribunale e può essere impugnato al Tar del Lazio.
L'imam aveva attaccato il vicepremier Matteo Salvini alcuni giorni fa dicendo: "Fonda la sua propaganda incitando all'odio xenofobo e interreligioso". Ora è proprio Salvini a commentare gli ultimi sviluppi della vicenda: "Finalmente lo abbiamo rispedito a casa". Mentre il deputato di Fratelli d'Italia Sara Kelany, responsabile immigrazione del partito, e il senatore bolognese di FdI Marco Lisei hanno dichiarato: "Esprimiamo la nostra soddisfazione per l'espulsione dell'Imam della moschea di Bologna Zulfiqar Khan. Avevamo segnalato con la nostra interrogazione al ministro dell'interno la pericolosità sociale di questo predicatore di odio, che per il tramite dei suoi sermoni, soprattutto dopo il 7 ottobre, aveva attaccato con inaccettabili insulti, gli ebrei, gli americani e tutto il mondo occidentale, rivendicando il sostegno ad Hamas. Dopo la nostra interrogazione con arroganza l'imam aveva addirittura minacciato di seguire le vie legali contro di noi. Evidentemente le nostre osservazioni e preoccupazioni erano più che fondate. Ringraziamo il ministro dell'interno Piantedosi per l'attenzione dedicata a questa vicenda e per aver preso le necessarie misure di espulsione. Su
questi temi Fratelli d'Italia non arretrerà di un millimetro".