Cerca
Logo
Cerca
+

Matteo Bassetti, "in arrivo un'influenza pesante, ecco cosa fare": la previsione choc

Matteo Bassetti

  • a
  • a
  • a

"I dati che arrivano dall’estero dicono che sarà un’influenza pesante. Per questo bisogna aumentare la percentuale dei vaccini, come fanno nella maggioranza dei Paesi europei": l'infettivologo Matteo Bassetti, direttore della clinica Malattie infettive del San Martino di Genova, lo ha detto in un'intervista a La Stampa, parlando di quello che succederà nelle prossime settimane, quando avremo a che fare con i picchi influenzali. A complicare le cose, ha sottolineato l'esperto, è il fatto che "quattro italiani su cinque preferiscono rischiare di starsene a letto, a casa, piuttosto che vaccinarsi contro l’influenza".

Bassetti ha parlato anche di dati: "Da ottobre 2023 a marzo 2024 un italiano su quattro ha fatto l’influenza, quindi 15 milioni di italiani sono rimasti a letto, inattivi, ovviamente con relativi costi previdenziali almeno per i lavoratori dipendenti. Questo nei casi meno gravi, senza pensare ai ricoveri e ai decessi".  L'infettivologo ha spiegato che oggi "la percentuale crolla intorno al 18 per cento nella popolazione generale. Però, elemento più preoccupante, oggi solo un anziano su due si vaccina, siamo scesi dal 65 per cento al 50". A pesare su questa situazione, secondo Bassetti, non è solo un diffuso sentimento di paura ma anche un altro fattore: "Durante la pandemia i medici venivano ascoltati, poi il discorso è tornato in mano ai Dottor Google, i medici non medici". 

 

 

 

Quando gli è stato fatto notare che chi si vaccina può comunque contrarre l'influenza, il medico ha risposto spiegando che "vaccinarsi significa evitare che la sindrome arrivi dai virus influenzali A e B, quelli che mettono la gente a letto o in ospedale. Può arrivare anche da un altro virus o un batterio, puoi avere un raffreddore, ma eviti complicazioni, ricoveri e giorni lontano dal lavoro". Dunque il vaccino, ha proseguito Bassetti, "riduce le complicazioni, che possono essere respiratorie e penso alla polmonite, ma anche cardiache o gastrointestinali".

 

 

 

Dai blog